Volvo Trucks è ora il primo produttore globale ad avviare la fabbricazione di serie di camion elettrici da 44 tonnellate. Rinomata per i suoi veicoli di qualità e sicuri, l’azienda ha compiuto il passo successivo nell’offrire soluzioni di trasporto più sostenibili.
Volvo Trucks: per i veicoli commerciali del futuro si lavora con insistenza sulla produzione dei camion elettrici pesanti
La gamma più importante del marchio svedese sono i veicoli commerciali pesanti: Volvo FH, FM e FMX. Questo trio costituisce due terzi delle vendite globali. La realizzazione di versioni EV sta iniziando al momento nell’impianto Tuve di Göteborg, in Svezia. L’anno prossimo seguirà la struttura di Gand, in Belgio. Un nuovo impianto di assemblaggio situato sempre a Gand fornirà le batterie.
L’implementazione della nuova linea non comporta un drastico aumento delle risorse. L’azienda dà vita a camion elettrici sulla stessa linea dei suoi mezzi convenzionali, con una maggiore flessibilità e guadagni in termini di efficienza.
Comprese le tre proposte sopra indicate, la divisione ha adesso sei modelli di camion elettrici in produzione di serie a livello globale, rendendo la gamma EV la più estesa del settore. Ha tante modalità di applicazione, dalla viabilità delle città ai cantieri, fino al trasporto regionale.
Roger Alm, presidente di Volvo Trucks, ha descritto l’iniziativa come una pietra miliare e attesta l’intenzione di guidare la trasformazione del comparto. Sono passati meno di due anni da quando hanno mostrato i loro camion elettrici pesanti per la prima volta.
Poiché c’è una tendenza globale ad essere eco-friendly e ad utilizzare più mezzi carbon-neutral, la domanda di EV è in aumento. Non esclusivamente per le vetture private, ma altresì nel ramo degli operatori professionali, dove gli acquirenti sono alla ricerca di soluzioni per conseguire gli obiettivi di sostenibilità.
Sono stati immatricolati circa 1.000 camion elettrici pesanti Volvo e più di 2.600 in totale. La compagnia si aspetta un incremento delle vendite in modo significativo nell’arco degli anni a venire, con una stima che il 50% delle sue commercializzazioni entro il 2030 sarà a batteria.