Volvo taglia (ancora) i costi dopo la brutta trimestrale 2025: quali numeri

Volvo avvia un (secondo) piano di tagli ai costi dopo aver registrato un calo della redditività nel primo trimestre.
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E due: Volvo prende ancora le forbici in mano e avvia un secondo piano di tagli ai costi dopo aver registrato un calo della redditività nel primo trimestre 2025. La Casa svedese del Gruppo cinese Geely avvia un programma di efficientamento che prevede diverse misure e vale 18 miliardi di corone svedesi (1,64 miliardi di euro). Così da salvaguardare redditività ed efficienza strutturale, compensando gli effetti negativi dei venti contrari esterni. Per Volvo, immatricolazioni a -6% sui primi tre mesi del 2024 e 172.219 unità; fatturato è sceso del 12% a 82,9 miliardi di corone. Inoltre, l’utile operativo è peggiorato da 4,7 miliardi a 1,9 miliardi, per un’incidenza sui ricavi passata dal 7,2% al 2,3%; utile netto crollato del 73% a 1 miliardo. Infine, le attività operative hanno bruciato cassa per 2 miliardi. 

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Le forbici di Volvo

Tutto nei prossimi due anni: meno uscite per 3 miliardi di corone e meno spese indirette per 5 miliardi. Meno capitale circolante e spese in conto capitale per 10 miliardi. Quindi, una seconda potatura dopo la prima (insufficiente) dei mesi scorsi. Come sempre in questi casi, nuovi esuberi: quanti non si sa, ma già in passato i licenziamenti sono stati numerosi.

La Casa svedese taglia (ancora) i costi: perché

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In via ufficiale, Volvo cita il calo delle vendite in scia alle iniziative di riduzione delle scorte pianificate nel quarto trimestre 2024. Poi parla di contesto valutario avverso, di attuale turbolenza mondiale. Per il nuovo amministratore delegato Håkan Samuelsson, il comparto è in un periodo molto difficile, con sfide mai viste prima. 

EX30 Volvo

Previsioni? Zero

Il management non fornisce previsioni finanziarie né per il 2025 né per il 2026. Si dice solo che il 2025 sarà impegnativo e di transizione alla luce delle incertezze sugli sviluppi macroeconomici, geopolitici e di mercato, della crescente pressione sui prezzi e dell’effetto dei dazi USA.

Cinesi mai nominati

A nostro avviso, nell’analisi manca un nome: Cina. Sebbene Volvo sia della cinese Geely, è il Celeste Impero il vero problema secondo noi. Le Case del Dragone sfornano a getto continuo auto termiche ibride plug-in, a zero dazi in UE; ed elettriche tassate da Bruxelles. Mentre in Europa crescono, nel Regno di Mezzo sono imbattibili. Ci sarebbero gli USA, ma coi dazi si da dura. Da un pezzo inoltre non si parla più di gamma del tutto elettrica imminente sulla scia del Green Deal UE 2019.

Caos Green Deal UE coi dazi cinesi

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Dopo il ban termico 2035 imposto dall’UE e non scelto dai consumatori, i cinesi hanno deciso per un’invasione di elettriche in Europa: al che, Bruxelles ha risposto coi dazi sulle full electric Made in China. La cosa ha creato problemi enormi anche a Volvo: per questo, il suo stabilimento di Ghent in Belgio ha avviato la produzione del SUV compatto elettrico EX30. Se fatta in Cina, pagherebbe dazio. Il colmo sarebbe se l’UE decidesse di imporre dazi sulle Made by China, con conseguenze per Volvo (di proprietà cinese) e per tante altre Case. La EX30 è stato un modello molto apprezzato dai clienti, ma la società scandinava è stata costretta a cambiare le regole del gioco per vendere in Europa senza tasse. Nel corso del 2025 partirà anche la produzione della EX30 Cross Country.

È vero che la flessibilità della presenza globale rende più resilienti, consentendo di adeguare agilmente i piani di produzione, ma è anche vero che tutto questo ha un costo. Per consentire la produzione della EX30 a Ghent, negli ultimi anni la Casa automobilistica ha investito circa 200 milioni di euro nell’impianto belga. Le modifiche apportate allo stabilimento sono di ampia portata e comprendono l’aggiunta di una piattaforma automobilistica completamente nuova, l’installazione di quasi 600 robot nuovi o riattrezzati, l’ampliamento del reparto batterie, una nuova linea di produzione delle portiere e una nuova linea di assemblaggio dei pacchi batteria.

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