L’intelligenza artificiale è diventata ormai parte della nostra vita quotidiana, un trend di cui l’industria automobilistica non poteva fare a meno di accorgersi. E sono sempre di più i produttori che hanno deciso di integrarla nei propri sistemi di infotainment.
In questo quadro, Volkswagen rappresenta un caso a parte. La casa tedesca, infatti, ha optato per una strada diversa, decidendo di utilizzare l’AI per uno scopo sensibilmente differente: contribuire in maniera decisiva a rendere le sue auto elettriche più intelligenti e sicure.
Volkswagen: CARIZON è la chiave di volta
Per riuscire a porre le basi del suo impegnativo proposito, Volkswagen ha dato vita ad una joint venture in Cina, CARIZON. La sua filosofia è esplicitata dallo slogan “In Cina, per la Cina”, ma nonostante il sistema sia stato presentato all’Auto Shanghai 2025, i suoi modelli non sono destinati esclusivamente al mercato cinese. I consumatori del gigante asiatico saranno i primi a beneficiarne, ma non certo si soli, trattandosi di una tecnologia applicabile alle auto che la casa di Wolfsburg vende in tutto il mondo.

Stando a quanto affermato dall’azienda, il sistema rende possibile ai veicoli intelligenti connessi di trasformarsi in “compagni di guida predittivi con un’esperienza di guida simile a quella umana”. E già in tal modo darebbero vita ad una vera e propria svolta, in quanto sarebbero in grado di prevedere cosa potrebbe accadere. Ponendo quindi le basi per riuscire a evitare situazioni pericolose prima che si verifichino.
L’importanza di GAIA
Per riuscire a conseguire tale obiettivo, al centro del sistema c’è “GAIA”, una piattaforma dati di proprietà di CARIZON basata sull’intelligenza artificiale. Capace di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati allo scopo proprio nell’intento di riuscire a fornire parametri di riferimento. Sui quali, sarà poi condotta l’analisi di tutte le possibili situazioni che un veicolo potrebbe trovarsi a fronteggiare sulla strada.
Volkswagen ha dichiarato, al proposito, che nel corso della fase di test ognuno dei suoi veicoli è in grado di collezionare non meno di due terabyte di dati al giorno. E che nello arco temporale la sua flotta adibita in tal senso percorre più di 100mila chilometri. Grazie a questo intenso lavoro, il sistema viene costantemente addestrato, rendendo possibile un costante apprendimento e miglioramento al software del veicolo interessato.
L’azienda ha inoltre sottolineato un dato di non poco conto. Rispetto alle piattaforme dati convenzionali prive di tecnologia AI Big Data, GAIA riesce ad accelerare l’analisi dei dati di sei volte e a ridurre i cicli di verifica ad appena un ventesimo di quelli originali.
CARIZON mixa i punti di forza VW con l’innovazione cinese
È stato Ralf Brandstätter, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen AG per la Cina e CEO di Volkswagen Group China, ad incaricarsi di svelare gli obiettivi dell’operazione.
Ha infatti dichiarato: “Con il nostro nuovo sistema ADAS, dimostriamo cosa si può ottenere combinando i punti di forza di Volkswagen con l’innovazione locale. Il sistema è stato sviluppato alla velocità della Cina, completamente personalizzato in base alle esigenze dei nostri clienti cinesi, e stabilirà un nuovo punto di riferimento nel mercato in termini di prestazioni, sicurezza e qualità di guida.
Per poi aggiungere: “I rapidi progressi compiuti riflettono le eccezionali capacità della nostra joint venture CARIZON e l’implementazione di successo della nostra strategia “In Cina, per la Cina”. Stiamo sviluppando localmente tecnologie all’avanguardia, alla velocità della Cina, su misura per i nostri clienti cinesi, con i più elevati standard di prestazioni di guida, sicurezza e qualità”.
I passaggi preliminari da affrontare
Le auto a guida autonoma, come è ormai chiaro, rappresentano uno degli obiettivi futuri dell’industria automobilistica. Qualcuno sta correndo con maggiore velocità verso di esse, altri meno, ma la strada sembra in effetti segnata. Per poter arrivare al punto in cui le auto siano in grado di guidarsi completamente da sole, è però necessario superare una serie di passaggi preliminari.

Per quanto riguarda la Cina, al momento un quarto dei veicoli di nuova immatricolazione è dotato di un sistema di guida di livello 2. Si tratta dell’automazione parziale, un livello in effetti comune nell’industria odierna, che consente al conducente di togliere temporaneamente le mani dal volante e distogliere lo sguardo dalla strada. Ove lo faccia, i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) sono in grado di controllare il movimento laterale e longitudinale del veicolo. Esempi di sistemi ADAS a questo livello includono il mantenimento della corsia e il cruise control adattivo.
La progressione in atto è però più lenta di quanto inizialmente previsto. Secondo Volkswagen, sempre in riferimento al mercato cinese, entro il 2030 l’80% dei nuovi veicoli in arrivo sul mercato avrà il Livello 2+ e il 75% godrà del Livello 2++, il quale consente di circolare anche su strade urbane.
L’obiettivo finale è rappresentato dal livello 5
A commentare la joint venture con Volkswagen, è stato anche Marcus Hafkemeyer. Il CEO di CARIZON ha infatti aggiunto: “Con un team di 500 esperti ADAS locali e la costante integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo di sviluppo, abbiamo creato in tempi brevissimi un sistema ADAS avanzato, che offrirà prestazioni di guida e sicurezza eccezionali. Quest’anno porteremo su strada i sistemi ADAS di Livello 2+. I sistemi ADAS di Livello 2++ con Urban Navigate on Autopilot (NoA) sono in fase di test avanzato e saranno lanciati nel 2026. Questo ci consentirà anche di gettare le basi tecnologiche per una rapida evoluzione al Livello 3”.

Aggiungendo: “A questo livello, è richiesta ancora meno attenzione da parte del conducente, che tuttavia deve comunque essere vigile nel caso in cui dovesse riprendere il controllo in caso di un evento imprevisto. Ecco perché c’è ancora molta strada da fare per raggiungere il Livello 4, in cui possiamo decidere se vogliamo guidare oppure no, e ancora di più per il Livello 5, in cui il conducente in quanto tale non esiste più; è solo un altro passeggero e nell’abitacolo del veicolo non ci sono né volante né pedali.”
Una strada quindi lastricata di grandi propositi, al termine della quale delle autovetture come le abbiamo conosciute resterà ben poco. Resta solo da capire se si tratti di una distopia o meno.