Soffiate le 20 candeline nell’anno appena mandato agli archivi, la Volkswagen Touareg passerà al facelift nel 2023. La genesi del modello risale all’apertura del nuovo millennio, più precisamente nel 2002. Allora la Casa di Wolfsburg era perlopiù impegnata nella produzione delle cosiddette auto del popolo. Il compromesso ideale tra qualità e prezzo raggiunto da auto che hanno fatto epoca come Polo e Golf valse enormi ritorni economici. Eppure, all’orizzonte si stagliavano grosse opportunità.
Nel giudicare le produzioni della compagnia, in tanti avevano la tendenza di tirare in ballo delle connazionali di caratura superiore. Gli accostamenti con realtà tipo l’Audi erano sì piuttosto azzardati, ma facevano passare un messaggio: il settore premium non era saturo. Con le giuste proposte, pure VW sarebbe riuscita a invadere tale fetta di mercato.
Fiutata un’opportunità, l’azienda si infilò l’elmetto, pronta a conquistare un terreno fin lì a lei piuttosto estraneo. Così si assunse la decisione di lanciare nel 2002 non uno, ma due differenti esemplari: la Phaeton e la Touareg. Entrambe avevano, almeno sulla carta, le credenziali ideali per fare strage di cuori. Eppure, ebbero un’accoglienza agli antipodi. La prima, seppur costituisse una signora ammiraglia, capace di vedersela per valore tecnico con le rivali di categoria, risultò essere un buco nell’acqua. Al contrario, la Touareg fece centro.
Quando ancora il fenomeno suv doveva esplodere, i progettisti diedero prova di avere ottimo fiuto. Senza garanzie, il prodotto sbarcò nelle concessionarie e, come si suol dire in questi casi, il resto è storia. Stregata la platea di appassionati e critica con le prime due generazioni, la terza ha visto la luce nel 2018 e presto subirà il classico restyling di metà carriera. Per quanto non suoni vero, decorre, infatti, il quinto anno dal suo lancio. Di conseguenza, una rinfrescata è salutare, anche perché i competitor non se ne stanno affatto con le mani in tasca. Per una formula che funziona avrebbe poco senso adottare degli stravolgimenti, se, però, si tratta di interventi mirati il discorso cambia. Passiamo, insomma, a vedere quali sono le caratteristiche della Volkswagen Touareg 2023, grazie al video caricato sul canale YouTube CarSpyMedia.
Volkswagen Touareg 2023: camouflage concentrato nell’anteriore
In principio, guardando pure alle immagini catturate da Motor1, si ha come l’impressione di assistere alla “fotocopia” del veicolo uscito nel 2018. Con astuzia, si sono applicati dei singolari elementi posticci volti a imitare il design del precursore. Che le società abbiano poco piacere nel dire troppo circa i futuri ingressi in listino lo sanno pure i muri. E la VW ha tentato di dare nell’occhio il meno possibile. Prestando attenzione al look viene, comunque, a galla la verità, ben lontana dalle apparenze.
Il camouflage è concentrato nella zona anteriore, mentre sul resto della carrozzeria svanisce la segretezza. Il nuovo frontale sarà rinnovato con nuovi gruppi ottici e paraurti. Rispetto alle sorelle ci sono delle chiare affinità, ad esempio i listelli della mascherina, che scivolano dentro i fanali, fanno venire in mente la Arteon. La griglia total black spicca per imponenza e lo scudo evidenza un carattere forte e risoluto.
Il frontale è invariato, diversamente dal “lato B”, contraddistinto da una rivista firma luminosa, composta da due sezioni. In alto notiamo una sottile fascia a tecnologia LED, sotto la ritroviamo, tuttavia in modo frammentato. Nel mirino del reparto stile sono peraltro finiti i (finti) terminali di scarico e i paraurti.
Focus sull’abitacolo
Gli interventi principali saranno riservati all’abitacolo. Per rimanere al passo con le ultime innovazioni sul fronte della tecnologia. Le sofisticate dotazioni colmeranno il gap creatosi nel quinquennio.
La digitalizzazione sarà il fondamento chiave, certificato dal cruscotto da 12,3 pollici e dal touchscreen da 15 pollici. Per loro si tratterà di una conferma. Gli aggiornamenti software saranno volti a migliorare l’interfaccia grafica, resa più chiara e intuitiva. Una gradita sorpresa sarebbe poi rappresentata da inedite funzioni. I sistemi operativi abilitati saranno i consueti Android Auto ed AppleCar Play, per consentire la piena connettività con gli smartphone.
I rivestimenti saranno altrettanto curati, degni di un veicolo di classe premium. A seconda degli allestimenti crescerà la qualità artigianale, con la pelle Savona in grado di accrescere la percezione di valore. Qualche immancabile aggiunta ci sarà poi nella palette dei colori e il pacchetto sportivo R-Line soddisferà gli amanti delle performance.
Le motorizzazioni in listino
I filmati ritraenti la Volkswagen Touareg 2023 permettono di avere un’idea di massima sulle motorizzazioni presenti in listino. Nelle clip condivise in rete si scorgono in maniera nitida i terminali di scarico. Ciò, ovviamente, fa pensare all’impiego di propulsori endotermici. L’impegno di VW verso l’elettrificazione della gamma motori è risaputo, ma il processo dovrà avvenire gradualmente. Non si cercherà di fare il passo più lungo della gamba, dati i rischi intrinsechi nel puntare soltanto sull’EV. Sebbene in futuro ricopriranno un ruolo cruciale nella mobilità, i mezzi elettrici soffrono tuttora di criticità relative alle infrastrutture.
A tal proposito, l’Unione Europea sta provando a stimolare la diffusione su larga scala delle colonnine di ricarica. Ma per il raggiungimento degli obiettivi prefissati il tempo e la perseveranza saranno degli ingredienti essenziali. Oltretutto, una fetta cospicua di potenziali clienti deve tuttora essere persuasa che gli EV siano la soluzione migliore per le loro esigenze. Dunque, la transizione ecologica non avverrà del tutto con il fortunato modello tedesco.
Stando alla tesi prevalente, la Volkswagen Touareg 2023 prevedrà unità a benzina e diesel aggiornate. O, al più, dei sistemi ibridi, delle vie di mezzo in grado di convincere la massa a sposare il progetto. Il proposito è di rispondere appieno agli standard sulle emissioni di anidride carbonica contenuti nel protocollo Euro 7, che entrerà in vigore intorno al 2025.
Piattaforma e trazione
La piattaforma adottata sarà quella MLB Evo, uno dei punti di forza del gruppo per via della sua ampia versatilità. Dei suv del conglomerato già lo impiegano e la Volkswagen Touareg 2023 dovrebbe unirsi al lotto. Probabilmente ci sarà un V6 a benzina da 3.0 litri da 340 CV che, con la tecnologia plug-in, genererà una potenza complessiva di 456 CV. Inoltre, sono alte le chance di trovare i diesel V6 da 3.0 litri da 231 e 286 cavalli.
In passato, era compresa la variante R con powertrain ibrido plug-in da 462 CV. Che trovi conferma non ne abbiamo la certezza assoluta, del resto la compagnia ha evitato di parlarne. Le chance che venga inclusa appaiano abbastanza elevate, visto quanto saprebbe soddisfare la platea in cerca di emozioni forti al volante. Il piglio aggressivo promette di accontentare chiunque voglia dalla sua auto la giusta cattiveria per affrontare con piglio grintoso sia la strada sia i sentieri off-road.
A livello di trazione, i conducenti potranno fare affidamento sul sistema integrale 4Motion. Almeno questo pare fuori discussione e sarebbe strano il contrario. Una delle prerogative dei suv va ricercata nella capacità di non fermarsi di fronte a nulla (o quasi): privarsi della trazione integrale sarebbe un clamoroso autogol.
Scendere nei dettagli sulla presentazione non è attualmente possibile. Vige l’assoluto riserbo, che forse continuerà fino alla première, così da sorprendere pubblico e addetti ai lavori. Qualcuno paventa il reveal già nel primo trimestre dell’anno e lo sbarco nella seconda metà. Il listino prezzi dovrebbe partire da circa 85 mila euro, per un leggero rincaro rispetto alla proposta odierna.