La Volkswagen, nonostante i complessi problemi interni che sta affrontando, ha raggiunto un obiettivo strategico di lunga data nello stabilimento di Wolfsburg. Il desiderio della casa automobilistica tedesca era quello di trasformare questa fabbrica in un polo centrale esclusivamente dedicato alla produzione dei suoi modelli, liberandola dalle linee di assemblaggio destinate a marchi “rivali” ma comunque appartenenti allo stesso gruppo. Tra questi rivali c’era il SEAT Tarraco, uscita dalla produzione solo alcuni mesi fa.
La mossa ha permesso a Volkswagen di fare spazio a una novità molto attesa, la Volkswagen Tayron. Il nuovo SUV è già disponibile in diversi Paesi europei, con gli ordini aperti presso i concessionari e le prime unità che escono dallo stesso impianto dove viene prodotta la Tiguan. Attualmente, la produzione è concentrata su configurazioni meccaniche, colori ed equipaggiamenti pensati per essere i più richiesti dai clienti.
La Volkswagen Tayron rappresenta la naturale evoluzione della Tiguan Allspace e il primo modello prodotto ha stupito con una verniciatura viola metallizzata di grande raffinatezza, abbinata a un motore TDI da 2,0 litri. Volkswagen ha dichiarato che i primi esemplari saranno inviati ai concessionari europei come veicoli dimostrativi, mentre le consegne ai clienti inizieranno a marzo 2025. Un barlume di positività nel buio della crisi che attanaglia il gruppo e diversi stabilimenti?
Il nuovo SUV è disponibile in sette varianti di motorizzazione, incluse due versioni ibride plug-in dotate della più avanzata tecnologia PHEV del gruppo. Queste offrono un’autonomia completamente elettrica fino a 100 chilometri, sia per la versione a cinque che a sette posti, con un’autonomia complessiva di 850 chilometri senza necessità di rifornimento.
Con l’arrivo della Tayron, lo stabilimento di Wolfsburg produce ora quattro modelli destinati esclusivamente al mercato europeo: oltre al nuovo SUV, la fabbrica sforna la Tiguan, la Golf e la Golf Variant, comprese le potenti versioni sportive marchiate R. La scelta di Volkswagen rappresenta senz’altro un passo deciso verso una produzione più focalizzata e strategica.