Volkswagen Tayron 2024: la sfida del gigante tedesco ai SUV premium

M Magarini
La Volkswagen Tayron sta per arrivare anche da noi: tutto quello che c’è da sapere sulla versione dedicata all’Europa
Volkswagen Tayron

È un periodo di forti cambiamenti nell’industria automobilistica, con il marchio VW che deve adattarsi ai mutati gusti della clientela e alla transizione energetica in corso. Affidata alla guida di Thomas Schäfer, l’azienda sta cercando di ridurre significativamente i costi di produzione. In un incontro con i suoi collaboratori, il CEO del gigante di Wolfsburg ha richiesto un taglio di 10 miliardi di euro, nonostante le proteste dei sindacati. Tuttavia, Schäfer è convinto del potenziale della Volkswagen Tayron, la cui versione di produzione è stata lanciata in Cina sei anni fa.

La storia della Tayron ha inizio nel 2018 al Salone di Shanghai, anche se l’anno precedente era stata anticipata dalla concept car T-Prime GTE al Salone di Pechino. Il forte interesse del mercato asiatico ha spinto Volkswagen a mostrare le caratteristiche del veicolo negli eventi locali, riconoscendo la sfida rappresentata dalla crescente domanda in quella regione.

La Volkswagen Tayron si distingue per il suo design contemporaneo, con linee accattivanti e moderne che richiamano lo stile della concept car precedente. Nei paragrafi successivi, esamineremo le prossime mosse previste per il veicolo, che sembra avere un futuro promettente. Inizieremo con un’analisi degli esterni, poiché l’aspetto estetico continua ad influenzare significativamente le scelte dei potenziali acquirenti. Successivamente, esploreremo gli interni e le dotazioni di bordo, tenendo conto del fatto che le nuove generazioni di conducenti prestano sempre maggiore attenzione a questi aspetti. Infine, discuteremo delle opzioni di motorizzazione, dei prezzi e delle principali concorrenti sul mercato.

Volkswagen Tayron: gli esterni

Per l’imminente ingresso in listino, ci si aspetta un’evoluzione del look che conserverà comunque i tratti distintivi dell’esemplare odierno. Le linee diverranno maggiormente fluide e aerodinamiche, caratterizzate da un frontale aggressivo e un posteriore sportivo. Tra i dettagli conferiti, è prevedibile l’adozione di fari a LED Matrix di nuova generazione, tali da assicurare una maggiore luminosità e adattabilità alle diverse condizioni di guida. Quello della sicurezza è un tema parecchio a cuore di VW, pronta ad adottare anche dei correttivi sul fronte dell’abitacolo, che tratteremo fra poco, nell’apposita sezione.

La griglia anteriore sarà presumibilmente rivista, di maggiori dimensioni e dalle sembianze ricercate. I paraurti sia del “lato A” sia del “lato B” guadagneranno in sportività e aggressività. Una “rispolverata” verrà altresì conferita ai cerchi in lega, con dimensioni fino a 20 pollici di diametro, e le tonalità consentiranno di personalizzare la macchina in linea con i propri gusti. L’idea di “cucirsi” su misura i tratti peculiari di una vettura costituisce una delle direttrici chiave dell’epoca contemporanea. Oltretutto, VW ha l’opportunità di farlo senza spendere una fortuna, date le celeberrime economie di scala. Le stesse che mancano al Gruppo Renault, per cui si è parlato di un’alleanza, o addirittura di una fusione, con Stellantis.

Gli interni

L’abitacolo si preannuncia raffinato e confortevole, curato in maniera certosina. I materiali impiegati saranno di ottima fattura, volti a offrire un’esperienza piacevole su tutta la linea. Stando ai rumor, il display avrà dimensioni da tablet: 15 pollici che permetteranno di gestire le funzioni di infotainment di ultima generazione. Il quadro strumenti digitale, collocato dietro al volante, sarà minimalista, affinché il guidatore abbia accesso alle informazioni chiave. Un aspetto cruciale riguarderà poi i pulsanti fisici. Con la recente presentazione della Volkswagen Golf 8, soggetta al restyling, è evidente il dietrofront compiuto dalla compagnia.

Mentre in passato stuzzicava l’idea di replicare il paradigma adottato in Tesla, gli schermi giganti hanno presto attirato opinioni negative. In tanti si sono lamentati della lentezza di risposta ai comandi e di un’interfaccia utente fin troppo complessa. Ciò ha determinato un aumento delle distrazioni, potenziale causa di incidenti. Di conseguenza, Schafer ha riconosciuto l’uscita a vuoto e promesso delle correzioni. Inevitabilmente, la Volkswagen Tayron seguirà il corso attuale. Un impianto audio premium con subwoofer assicurerà poi un’esperienza di livello assoluto. Ed è altrettanto scontata l’implementazione di tecnologie di connettività avanzate, comprensive di compatibilità wireless con Apple CarPlay e Android Auto.

Gli smartphone costituiscono un’estensione della nostra persona, perciò la mossa ha ragion d’essere. A livello assoluto, il futuro ingresso nella gamma segnerà un progresso rilevante. La folta e agguerrita concorrenza impone, del resto, uno sforzo supplementare. Ed è quanto promette di fare il colosso tedesco, attento ad accogliere e ad assorbire i suggerimenti ricevuti.

Motori e prezzi

La Volkswagen Tayron 2025-2026 dovrebbe essere disponibile con una gamma di propulsori benzina, diesel e ibridi. Quelli a benzina pare saranno turbocompressi e avranno una cilindrata da 1.5 a 2.0 litri, garantendo una potenza tra i 150 e i 300 CV. Le unità a gasolio saranno, salvo colpi di scena, turbocompresse da 2.0, capaci di sviluppare tra i 150 e i 240 CV. Dunque, il powertrain ibrido combinerà un propulsore a benzina e un modulo elettrico, superando così le proposte alternative. Sarà il punto chiave dell’offerta confezionata dagli ingegneri meccanici.

I prezzi rimangono un mistero. Mancando una data di reveal ufficiale sarebbe stato strano il contrario. Ad ogni modo, gli analisti ipotizzano una cifra d’accesso da circa 35.000 euro per l’auto a benzina e da 40.000 euro per l’opzione diesel. Inevitabilmente, l’ibrida andrà a implicare un sovrapprezzo e, nella migliore delle ipotesi, vi sarà occasione di aggiudicarsela a partire da 45.000 euro.

La schiera delle rivali della futura Volkswagen Tayron sarà lunga e articolata, impreziosita da “pesi massimi”. In ottica tedesca, i competitor di punta si chiamano BMW X3, Mercedes-Benz GLC e Audi Q5. Ciascuna ha dalla sua delle eccellenti credenziali e contano sul prestigio di brand che, alla pari di VW, non necessitano di presentazioni. Infine, le forme originali e l’abitacolo hi-tech sostengono le velleità della Peugeot 3008, una prova lampante di cosa significhi saper realizzare un veicolo affascinante e all’avanguardia. Resta da vedere fino a che punto saprà spingersi la Tayron. Il potenziale c’è, ma solo una prova sul campo permetterà di avere un’idea chiara in proposito.

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