Volkswagen ha concluso un accordo con i rappresentanti dei lavoratori per un piano di taglio dei costi che mira a generare un risparmio di 10 miliardi di euro entro il 2026, di cui fino a 4 miliardi nel prossimo anno. Queste misure, frutto di due mesi di colloqui in un contesto di concorrenza più intensa nell’era dell’elettrificazione, comprendono accelerazione nello sviluppo e produzione, riduzione delle spese del personale e un approccio più efficiente nell’approvvigionamento.
Volkswagen ha finalizzato il suo programma di riduzione dei costi
In una dichiarazione rilasciata martedì, Volkswagen ha delineato obiettivi di risparmio per ciascuna di queste iniziative, puntando a raggiungere un guadagno complessivo di 10 miliardi di euro entro il 2026, mirando a un margine di profitto del 6,5% rispetto al 3,4% dei primi nove mesi dell’anno. Gunnar Kilian, membro del consiglio delle risorse umane, ha suggerito che, se necessario, potrebbero essere offerti accordi di risoluzione contrattuale selettiva in tutta l’azienda, cercando di ridurre il numero di dipendenti senza ricorrere a licenziamenti, mantenendo i ruoli vacanti vuoti.
“Con questo accordo, creeremo la flessibilità necessaria a partire dal 2024 per assicurare la redditività dell’azienda e, di conseguenza, la sostenibilità occupazionale,” ha affermato. Il marchio Volkswagen, che costituisce la maggior parte delle vendite della casa automobilistica, è il primo tra i marchi del Gruppo Volkswagen ad affrontare un programma di taglio dei costi, denominato “programmi di performance” dagli esponenti aziendali per rassicurare gli investitori sulla credibilità e la solidità finanziaria dell’azienda.
Altre iniziative incluse nella dichiarazione di martedì del gruppo tedesco prevedono il pensionamento parziale per i lavoratori nati nel 1967, o nel 1968 per quelli con gravi disabilità, in modo da ridurre i costi soprattutto nel settore amministrativo.
Inoltre, l’azienda prevede di risparmiare 320 milioni di euro annui migliorando l’efficienza degli acquisti, generare oltre 250 milioni di euro annui ottimizzando i servizi post-vendita, e risparmiare più di 200 milioni di euro annui migliorando i tempi di produzione. È previsto anche un risparmio di 400 milioni di euro annui, riducendo fino al 50% il numero di veicoli di prova utilizzati nello sviluppo tecnico, con un incremento dei test effettuati tramite processi digitali.