Volkswagen Maggiolino 2025, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
La speranza è l’ultima a morire e allora perché non sognare una Volkswagen Maggiolino nel 2025, magari elettrica?
Volkswagen Maggiolino 2025

Solo a sentirne il nome, una lacrimuccia sul volto dei fan scorrerà naturale. Prodotta dal 1997 al 2019, la Volkswagen Maggiolino ha rappresentato un’epoca, capace di mettere a segno dei dati di vendita molto positivi. Il sogno di tanti è di rivederla in futuro, ovviamente in linea con i canoni estetici e meccanici del periodo attuale. Ergo, se approderà nei punti vendita probabilmente il powertrain sarà elettrico. Il numero uno del marchio Thomas Schafer ha rilasciato di recente delle interessanti dichiarazioni, nel confronto coi manager, riportato dalla stampa internazionale. In passato la compagnia ha cercato di catalizzare l’attenzione del pubblico sulle bev attraverso delle linee futuristiche. Allora l’alimentazione emetteva i primi vagiti, perciò c’era il bisogno di stimolare la fantasia e l’estro di chi guardava.

Adesso, però, il discorso è cambiato, come confermano i recenti dati di vendita. Difatti, per la prima volta nella storia le bev hanno superato la quota delle diesel nel primo semestre del 2023 in Europa. Un risultato frutto dei corposi investimenti immessi dalle compagnie nell’elettrificazione del portafoglio prodotti. Sebbene resti indietro a benzina e ibrido, questa tipologia di alimentazione è da considerarsi una realtà consolidata. Da qui l’idea di Schafer è di applicare delle soluzioni stilistiche meno all’avanguardia, cercando di replicare lo stesso feeling avuto con la Golf negli anni Novanta.

È, perciò, da mettere in conto che, qualora le intenzioni trovassero applicazione, allora la nuova Volkswagen Maggiolino cercherebbe di riprendere gli stilemi del passato. Ovviamente, non sarà un “copia e incolla” delle illustri generazioni di ieri, ma i tratti conferiti riprenderanno le sembianze di allora. Nel mentre, le tecnologie di bordo e le motorizzazioni compirebbero un salto in avanti, verso i trend contemporanei. Cerchiamo allora di scoprire cosa è lecito aspettarsi da un’eventuale ID. Beetle, nel caso in cui vedesse la luce.

Volkswagen Maggiolino 2025: gli esterni

Volkswagen Maggiolino 2025

A volte ritornano. Potrebbe essere questo lo slogan della Volkswagen Maggiolino, uno di quei veicoli capaci di entrare nelle simpatie del pubblico generalista. Chi desiderava ritrovarsi al volante di una macchina dalla forte carica energica qui ha trovato pane per i suoi denti. La personalità, selvaggia ed esuberante, è fin dal principio stata un tratto distintivo e per ritirare fuori dalla soffitta una nomenclatura tanto ambiziosa il look sarà tenuto a richiamarlo.

Al centro stile toccherà il difficile compito di proporre un qualcosa di inedito, al passo con i gusti odierni, senza dimenticare da dove provengono. Il profilo sarà più snello e aerodinamico, incorporando linee eleganti e spunti stilistici dell’epoca odierna. La tecnologia di illuminazione a LED dovrebbe essere integrata nei fari e nelle luci posteriori, fornendo un aspetto distintivo e una maggiore visibilità. In listino verrà, salvo sorprese, garantita pure una buona possibilità di scelta relativamente ai cerchi, da 18 ai 20 pollici.

Tra i pixel master più ispirati, vi mostriamo il rendering realizzato dal brasiliano Kleber Silva, accolto dagli ampi consensi degli internauti. L’esperimento dell’artista è piaciuto soprattutto perché è proiettato al domani, richiamando, al tempo stesso, l’essenza originale. Una peculiarità sarebbe costituita dalle tonalità della carrozzeria numerose e piene di brio. La domanda si aspetterebbe questo, in maniera tale da configurare il look a piacimento. Delle tonalità spente e monotone stonerebbero con l’identità giocosa della Volkswagen Maggiolino, che ha sempre avuto il merito di non prendersi troppo sul serio.

Un’anteprima è forse sfuggita con Miraculous – Le storie di Ladybug e Chat Noir: Il film. Il titolo, disponibile su Netflix, vede un veicolo verniciato di rosso che ricorda parecchio la Beetle, ad esempio nei parafanghi. Il tetto in vetro riporta alla mente la Ragster Concept del 2005, seppur adattata sulla base delle fattezze della coccinella supereroe animata.

Gli interni

All’interno verrà data una bella rispolverata con materiali di prima qualità, sedili comodo e un impianto di infotainment avanzati. Il dipartimento informatico darà la priorità all’interfaccia utente, affinché sia user-friendly il più possibile, nonché delle funzioni di connettività per soddisfare le esigenze dei fruitori esperti di tecnologia. Inoltre, è prevista una cura nei minimi dettagli all’ergonomie e nell’utilizzo dello spazio, affinché sia il conducente sia i passeggeri godano di una confortevole esperienza a bordo. Il pacchetto di sistemi ausiliari alla guida avrà un peso specifico rilevante. Seppur sia destinato alla massa, l’esperienza recente ci insegna che anche le compagnie votate ai volumi di massa prestano notevole importanza agli ADAS. Per tener testa alle principali concorrenti, la divisione incaricata cercherà di eseguire un lavoro certosino, inattaccabile su tutta la linea.

Per quanto riguarda, invece, la piattaforma, la candidata numero uno sarà la MEB, per una lunghezza di quasi 4.50 m. In una call con gli uomini più fidati, il numero uno del conglomerato (oltre che di Porsche) Oliver Blume ha esortato a tagliare le spese di produzione. Sarà necessario effettuare dei tagli da 11 miliardi di dollari (circa 10 miliardi di euro), onde evitare di vedere il sistema collassare su sé stesso. Con l’avvento dei marchi cinesi, pure in Germania, le minacce sono aumentate di parecchio. Andare anche solo vicino alle proposte alle proposte della terra dei dragoni è quanto mai complicato, dato che sul suolo tedesco l’esborso da sostenere è del 40 per cento superiore. Razionalizzare le uscite con le economie di scala è un diktat assoluto, il che dovrebbe spingere all’adozione di una delle piattaforme condivise.

Motori e prezzi

Il brand VW ha in mente di stupire ancora in futuro il suo pubblico di riferimento, mediante una vasta gamma di veicoli, dove troveranno spazio sia le motorizzazioni elettriche sia a combustione. Con il costo delle batterie diminuito (malgrado in tempi recenti il costo delle componenti sia lievitato), vi sarebbero i margini per ottenere una proposta top level dotata di una potenza di 250 CV e un’autonomia di circa 600 km, reso possibile da una batteria da oltre 80 kWh. Senza volare troppo con la fantasia, costituirebbe già una buona opzione quella da 200 kWh e percorrenza di 450 km, accumulatori da 65 kWh. Relativamente alla velocità di ricarica, si prevede una potenza intorno ai 135 kW.

La “febbre” degli appassionati di lunga data (addirittura la primissima Maggiolino risale al lontano 1938) è stata alimentata dalla decisione di depositare il nome e-Beetle nel 2020. Da lì in poi sono trapelate, a cadenza periodica, delle indiscrezioni circa il progetto. La mossa della compagnia potrebbe essere giusto un modo di mettere le mani avanti, in vista di un’ipotetica uscita in futuro. Ai microfoni di Autocar, il ceo Schafer ha escluso di averla in programma, adducendo come spiegazione il fatto che certi veicoli hanno ormai fatto il loro tempo. Nulla è, però, scolpito nella pietra e magari costituisce solo un modo di depistare. Così facendo, l’azienda si assicurerebbe di lasciar stupiti gli amanti del mitico modello, invecchiato benissimo. Amata pure dai collezionisti, sperare in una sorpresa è lecito, come sottolinea pure MotorTrend. Che non esclude nemmeno il cambio di nome, in maniera da sottolineare l’avvento di una nuova era. Data l’incertezza che regna pure sull’uscita, parlare di prezzo è prematuro, ma una spesa da mettere in preventivo piuttosto credibile si aggira almeno sui 40-45 mila euro. A far lievitare le spese ci penserebbe l’alimentazione a zero emissioni.

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