Volkswagen ID.7: bocciata in Cina

M Magarini
La Volkswagen ID.7 riscuote una fredda accoglienza in Cina con 300 ordini accumulati nelle prime 72 ore: la concorrenza è troppo forte?
Volkswagen ID.7

La crisi di Volkswagen prosegue inesorabile anche con la ID.7. Mentre il CEO Thomas Schafer studia delle contromisure, la Casa di Wolfsburg soffre notevolmente la concorrenza estera, in particolare quella cinese. Se in passato le aziende del grande Paese asiatico dimostravano di essere poco competitive, incapaci di realizzare veicoli con standard qualitativi simili a quelli delle potenze occidentali, oggi questa percezione è superata. Grazie all’efficace campagna avviata da Pechino, le realtà locali si dimostrano all’altezza della situazione. Anzi, come ammesso dalla stessa compagnia tedesca, nell’ambito della produzione dei veicoli completamente elettrici hanno un forte vantaggio competitivo, stimato tra i due e i tre anni, almeno.

Volkswagen ID.7: debole partenza in Cina

Volkswagen ID.7

In questo contesto, Volkswagen deve capire quali provvedimenti adottare per colmare il gap con i giovani marchi concorrenti, dotati di ottime credenziali soprattutto dal punto di vista del software. I segnali finora raccolti non invitano alla tranquillità, anzi, indicano una profonda difficoltà a mantenere l’interesse. Invece di ridurre il divario, i recenti lanci attestano una notevole difficoltà a catturare l’attenzione. Sulle aspettative elevate della Volkswagen ID.7 nella Repubblica Popolare Cinese, finora puntualmente deluse, sono emerse delle preoccupazioni. Nelle prime 72 ore, il numero totale di immatricolazioni è stato di appena 300 unità. Un risultato insignificante almeno per gli standard cinesi, dove i produttori leader sono abituati a raccogliere migliaia di richieste nei primi giorni dal lancio.

Gli allarmanti dati sono stati raccolti e resi noti da CarNewsChina, un autorevole punto di riferimento sull’industria automobilistica nazionale. Per comprendere l’entità del problema e le cause, la redazione del portale web si è messa in contatto con CarFans, un’agenzia specializzata nel settore. Tra le principali ragioni dietro all’insuccesso della Volkswagen ID.7 emerge la contrarietà della potenziale clientela riguardo ai contenuti inclusi nel pacchetto standard. Faticano ad accettare l’idea che opzioni di comfort, come ad esempio i sedili riscaldati, debbano essere richieste separatamente. Abituati a proposte di alta qualità, ci si sarebbe aspettato uno sforzo maggiore da parte di Volkswagen, che sembra trovarsi in un circolo vizioso senza vie d’uscita.

Volkswagen ID.7

Negli scorsi mesi, l’amministratore delegato Schafer ha incaricato la sua squadra di tagliare le spese di ben 10 miliardi di euro entro il 2026. Pare che saranno soprattutto i dipendenti amministrativi a subire le conseguenze, con un quinto degli impiegati sul punto di essere licenziato. Al momento, la manovra non è stata ancora attuata, tuttavia, fonti vicine al quartier generale sostengono che sia solo questione di tempo prima di applicare una politica di austerità, nonostante il parere negativo espresso dai sindacati.

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