Dopo il debutto al Salone di Monaco 2022, la Volkswagen ID.2 ha fatto significativi progressi verso la produzione. Il concept iniziale, denominato ID.2all, è stato affascinante e sono state apportate modifiche sia dal punto di vista tecnico che estetico. Anche se la versione di produzione dell’auto è ancora in attesa di essere presentata, è chiaro che il colosso di Wolfsburg ripone grandi aspettative su di essa, soprattutto in relazione al prezzo, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 25.000 euro.
Attualmente, solo pochi veicoli a zero emissioni raggiungono queste cifre in Europa. Mentre la Cina, forte di una programmazione efficace continuata nel corso degli anni, si prepara ad invadere il Vecchio Continente, il colosso di Wolfsburg sta pensando di rispondere a questa sfida. Se l’operazione avrà successo, le BEV (vetture elettriche a batteria) saranno rese accessibili a un pubblico più ampio, lo stesso obiettivo che si propone un’altra proposta in arrivo, la Tesla Model 2.
Nonostante le somiglianze, la vettura tedesca vanta credenziali di rilievo. In primo luogo, il prezzo è accessibile, l’autonomia è ampia e le prestazioni promettono di essere notevoli. Almeno sulla carta, ha il potenziale per diventare un bestseller nel suo segmento di mercato. Mentre il pubblico e gli esperti del settore attendono con trepidazione l’arrivo nei concessionari, i dirigenti aziendali, compreso il CEO Thomas Schafer, hanno rilasciato alcune interessanti anticipazioni.
Andiamo ora a scoprire i tratti distintivi di questa piccola cittadina, basandoci sulle dichiarazioni rilasciate alla stampa specializzata dai portavoce ufficiali, nonché sui rumor provenienti da fonti vicine al quartier generale. Come di consueto, inizieremo con un’analisi dettagliata dell’esterno. Successivamente, ci concentreremo sugli interni, esaminando sia lo spazio sia le dotazioni hi-tech. Infine, passeremo in rassegna le motorizzazioni, i prezzi e i principali concorrenti.
Volkswagen ID.2: gli esterni
Pronti via, ecco una sorpresa: oltre alla carrozzeria compatta di segmento B, simile a quella della showcar mostrata qualche mese fa, è prevista anche una versione SUV. Ad anticiparla è stato Andres Mindt, capo del design di VW, attraverso uno scatto pubblicato sul suo profilo Instagram personale. Ma andiamo con ordine.
Secondo le dichiarazioni di Mindt, il futuro ingresso in listino ruoterà su tre pilastri: stabilità, simpatia ed entusiasmo. Così, le parti confidano di entrare nelle grazie del pubblico di riferimento. Un assaggio iniziale risale al 2021, all’epoca della ID.Life, la concept car esposta all’edizione 2021 del Salone di Monaco. Nel corso del tempo, le idee iniziali sono state evolute, prendendo in considerazione i canoni estetici del periodo e la fattibilità dell’operazione. Poiché l’accessibilità dei costi rimane al centro dell’intero progetto, soluzioni troppo ambiziose avrebbero comportato un investimento considerevole, vanificando gli obiettivi.
Inoltre, la cifra stilistica non aveva convinto né il pubblico né i dirigenti di VW. Senza emulare la ID.3 e il resto della famiglia delle VW a batteria, l’approccio è più “classico”. Se da un prototipo è naturale aspettarsi idee audaci, alla fine prevale la pragmatismo. Rispettate le debite proporzioni, sembra richiamare la Polo, tra le best seller assolute della compagnia, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni, a cominciare dalla lunghezza di 405 cm. Invece di puntare sulle rotondità della ID.3, che ha subito delle radicali modifiche, l’assetto risulta più tradizionale. Lo lasciano intendere le nervature marcate sia sul cofano sia sulle fiancate, che si estendono dalla carrozzeria.
Una caratteristica particolare sono i diodi a LED, simili al taglio tipico della Golf. Anche il montante posteriore deriva dalla prima generazione dell’icona. La firma luminosa del “lato B” accorpa al suo interno il logo.
La versione SUV ha proporzioni compatte e un look leggermente diverso dalla forma tradizionale. Nello specifico, il teaser rilasciato da Mindt sui social media indica delle vistose protezioni per i passaruota tipiche degli Sport Utility e dei crossover. Inoltre, nella parte posteriore si notano tre feritoie che richiamano delle prese d’aria. È probabile che nella dotazione figurino anche le barre sul tetto.
Gli interni
All’interno, viene adottato un approccio minimalista, ispirato dai feedback ottenuti con le ultime produzioni. Inizialmente, VW aveva intenzione di seguire l’esempio di Tesla eliminando completamente i pulsanti fisici in favore della digitalizzazione. Tuttavia, ciò è stato poi riconsiderato a seguito di diverse critiche, dovute alla lentezza di risposta e alla complessità del sistema elettronico. Nonostante fosse considerato uno dei migliori sul mercato, le problematiche riscontrate hanno spinto verso un cambiamento di rotta. Saranno comunque presenti due schermi: un quadro strumenti digitale da 10,9 pollici e un monitor centrale da 12,9 pollici per i contenuti multimediali.
Tuttavia, l’esperienza recente suggerisce un approccio meno radicale, reintroducendo parte dei comandi fisici. Questo è stato confermato anche dai portavoce del gruppo, consapevoli delle difficoltà causate dalla politica precedente. L’interfaccia utente sarà progettata per essere semplice e intuitiva, mirando a ricreare la stessa sensazione percepita dalla clientela negli anni ’70. Per quanto riguarda i comandi vocali, l’obiettivo è consentirne la gestione tramite un linguaggio semplice e informale.
Il pacchetto di sistemi di guida autonoma della Volkswagen ID.2 sarà di livello 2, il massimo standard consentito attualmente nell’Unione Europea, e includerà il Travel Assist aggiornato e il ParkAssist Plus per le manovre di parcheggio. Inoltre, gli aggiornamenti del software avverranno in modalità OTA (Over-The-Air), ovvero via wireless. Per quanto riguarda la capienza del bagagliaio, si prevede un minimo di 440 litri, oltre 100 in più rispetto alla ID.3 e alla Golf.
Motori e prezzi
Per quanto riguarda i powertrain, è confermata la presenza di un motore elettrico posizionato sull’asse anteriore con una potenza di 226 CV e un’autonomia di 450 km. Sullo sprint da 0 a 100 km/h non sono state fornite informazioni. Il processo di ricarica della batteria, di circa 57 kWh (dato non confermato), dall’10% all’80%, avverrà in circa 20 minuti. Questa sarà la versione entry-level, alla quale potrebbe essere aggiunta la trazione integrale, almeno per la variante SUV. Le premesse ci sono, considerando che la Volkswagen ID.2 si baserà su una versione modificata della piattaforma MEB (denominata Entry) a trazione posteriore, come il resto della famiglia ID.
Come già detto in precedenza, il prezzo di partenza sarà di circa 25.000 euro, almeno per la versione base. Potrebbe esserci un lieve aumento di prezzo per la variante SUV, che potrebbe raggiungere i 30.000 euro. Questo prezzo potrebbe variare in base agli optional e agli accessori aggiuntivi.
Tra le concorrenti della Volkswagen ID.2, spiccano due auto del gruppo Stellantis: la Citroen e-C3 e la Fiat 500e. La Citroen è stata presentata di recente e condividerà la base tecnica con la Fiat Panda, il cui debutto è previsto per l’11 luglio 2024. La Fiat ha ottenuto un grande successo in Francia, diventando il marchio leader nel settore elettrico sul suolo transalpino. Va menzionata anche la Peugeot e-208, caratterizzata da interni curati e dotazioni avanzate. Inoltre, c’è l’Opel Mokka-e nel gruppo Stellantis. Dall’Asia arrivano la MG ZS EV e la Hyundai Kona Electric, entrambe impegnative rivali. Infine, non possiamo dimenticare la Tesla Model 3, che ha ricevuto un restyling nel 2023 tramite il cosiddetto Project Highland.