Volkswagen critica i dazi alle auto cinesi: “Bisogna ridurre i costi”

Francesco Armenio
Così come Stellantis, anche Volkswagen ha criticato i dazi dell’Unione Europea alle auto elettriche cinesi.
Golf GTE

Dopo che gli Stati Uniti hanno aumentato i dazi al 100% per le auto cinesi, anche l’Europa punta ad un aumento, sebbene la percentuale dovrebbe aggirarsi tra il 25 e 30%. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha criticato la scelta del Governo statunitense nelle sue ultime dichiarazioni. Sono delle stesso parere i dirigenti di Volkswagen che, piuttosto, dichiarano che bisogna ridurre i costi.

Secondo Volkswagen, i dazi alle auto cinesi funzioneranno solo sul breve termine

Volkswagen ID.2all

Secondo il responsabile finanziario di Volkswagen, Arno Antlitz, i dazi possono essere una soluzione soltanto sul breve termine. Molte case automobilistiche cinesi, infatti, stanno già sbarcando in Europa per produrre i veicoli da vendere nel Vecchio Continente, per aggirare il problema. Secondo Antlitz, sarebbe meglio sfruttare i prossimi anni per diventare competitivi e ridurre i costi, piuttosto che applicare i dazi.

Questa strategia, infatti, potrebbe portare a ritorsioni importanti, con il Governo cinese che potrebbe utilizzare la stessa strategia e mettere dazi per le auto europee, danneggiando tutto il settore automobilistico, ottenendo di fatto il risultato opposto. “Molto discutibile la questione sui dazi, che potrebbe portare nella direzione opposta. Possono funzionare solo sul breve termine. La concorrenza cinese sta progettando di produrre i loro veicoli in Europa, dunque dobbiamo prepararci di conseguenza. Il commercio libero e l’apertura dei mercati sono la base per la prosperità, l’occupazione e la crescita sostenibile in tutto il mondo”, ha dichiarato il responsabile finanziario di Volkswagen.

La strategia del brand sarà quella di diventare più competitiva riducendo i costi. Nel corso del 2026 debutterà sul mercato la nuova ID.2, che dovrebbe avere un costo di circa 25.000 euro. Successivamente, potrebbe arrivare una nuova entry level per un costo ancor minore. C’è da dire che se il Governo cinese dovesse mettere i “paletti” ai produttori europei, quelle ad essere colpite maggiormente saranno proprio le case automobilistiche tedesche, molto attive sul mercato cinese.

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