Al principio fu Cariad, ma le cose non andarono benissimo; poi Volkswagen ha deciso di fare una partnership con la startup USA Rivian nel 2024, e infine ecco Marv1n: una sussidiaria – al 100% del fornitore di servizi IT CGI – che lavora per Wolfsburg. Obiettivo di affidarsi a società esterne, acchiappare gli imprendibili cinesi, che con le loro auto elettriche fanno sfracelli. E Cariad? Secondo il CEO di VW Blume rimane “parte della strategia complessiva”, sebbene a breve andranno persi 1.600 posti di lavoro. La joint venture Marv1n nasce dall’accordo fra VW e IT CGI: si occuperà di progettare sistemi digitali che aiuteranno il costruttore a ridurre le spese e a facilitare lo sviluppo di nuovi veicoli. Il tris d’assi: ci sarebbe anche la collaborazione con Xpeng in Cina, a formare il poker d’assi con cambio carte.
Cosa potrebbe accadere
È ipotizzabile il seguente scenario. Cariad per il software dentro l’auto e intorno a essa. Rivian per andare di fretta: si mettono i soldi e si ottiene il know how. Marvin come software in azienda per poter produrre le vetture. Il tutto mescolato – all’interno di VW – con grandi esperti di Intelligenza Artificiale e robotica, più un pizzico di fiuto per capire cosa i giovani desiderano, specie in Cina.

Marvi1n è un colpaccio
A nostro avviso, Marv1n è un colpaccio VW. Motivo: CGI è un Gruppo canadese attivo a livello globale e lavora con oltre 90.000 dipendenti su progetti governativi, aerospaziali e automobilistici. L’indipendenza dalle aziende nordamericane rispetto all’UE sarà un fattore importante in futuro. Con questa joint venture, VW può semplificare in modo molto efficace i suoi numerosi strumenti e processi. Certo, poi i tedeschi potrebbero divenire un po’ dipendenti – sotto il profilo della tecnologia software – da aziende esterne. Ma qui c’è una guerra in corso contro le elettriche del Dragone, e come ogni conflitto si hanno perdite sul campo per vincere.