C’è una prima volta per tutto. Anche nel caso della Volkswagen, che ha iniziato a produrre pure pick-up dal 2010, quando lanciò in commercio l’Amarok. Ora, dopo la bellezza di 12 anni, il Costruttore di Wolfsburg è sul punto di decretare il passaggio alla seconda generazione. Già abbiamo una data: il 7 luglio avverrà il passaggio di testimone. La seconda generazione – raccontano i beninformati – si ispira sotto diversi aspetti ai modelli americani, come, ad esempio, il Ford Ranger, uno dei pilastri dell’offensiva commerciale dell’Ovale Blu. Anzi, a onor del vero è la compagnia a stelle e strisce a occuparsi della costruzione dell’Amarok, in virtù di un sodalizio sottoscritto tra le società, due delle più influenti in circolazione nel settore automotive.
Volkswagen Amarok: il teaser del pick-up costruito dalla Ford
A seconda del propulsore e della regione, i clienti otterranno in dote una trasmissione automatica a sei e dieci velocità, nonché gruppi turbo a quattro e sei cilindri. È stato confermato anche una proposta a benzina, molto probabilmente l’EcoBoost da 2,3 litri trovato nel nordamericano Ranger. Nel momento di trattare le opzioni diesel, il menù si apre con l’EcoBlue a singolo e doppio turbo.
Al vertice del listino, la Volkswagen utilizzerà il Power Stroke V6 sotto il noto moniker TDI della gruppo automobilistico tedesco. Nel Ranger, questo motore sviluppa 247 cavalli (184 kW ) a 3.250 giri al minuto e 600 Nm) da 1.750 a 2.250 giri al minuto. Il V6 biturbo EcoBoost da 3,0 litri del Ranger Raptor non è probabile che trovi qui posto, ed è abbastanza comprensibile dati i soldi investiti dalla Ford Motor Company nella crescente formazione del Raptor comprensivo pure del Bronco.
Già avvistato nei canonici test su strada, riportati da CarScoops, con un rinnovato sistema di infotainment, proprio come il suo cugino d’oltreoceano, Volkswagen Amarok è stato apparentemente progettato secondo il principio guida di uno stile deciso. Un ribelle, un combattente e allo stesso tempo un fulcro della famiglia e di ogni impresa, ma sempre con un obiettivo chiaro: assumersi la responsabilità, recita lo spot ufficiale. Saprà fare presa sui guidatori?