Volvo Cars ha annunciato nelle scorse ore un aumento del 7% dell’utile operativo, escludendo le joint-venture e le società collegate, a 6,3 miliardi di corone svedesi (oltre 555 milioni di euro) e un margine EBIT del 6,6% per il primo trimestre del 2023.
Se da un lato gli utili sono migliorati nel primo trimestre dell’esercizio, a dispetto dei prezzi delle materie prime che rimangono a livelli elevati e delle continue turbolenze a livello mondiale, la casa automobilistica svedese ha continuato a focalizzarsi sulle sue priorità di trasformazione.
Volvo: le vendite sono aumentate del 10% tra gennaio e marzo 2023
Nel primo trimestre, le vendite sono aumentate del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre quelle delle auto completamente elettriche sono cresciute del 157%. Questo risultato ha portato la quota di vetture full electric consegnate al 18% sul totale, rispetto all’8% del primo trimestre dello scorso anno. Questo dimostra che Volvo Cars è tra gli operatori del settore più rapidi nell’attuazione della trasformazione, pur mantenendo una certa disciplina per quanto riguarda i prezzi.
Tale crescita è stata conseguita con due soli modelli a zero emissioni: XC40 e C40. Nei prossimi anni, però, il costruttore introdurrà un numero maggiore di vetture completamente elettriche – almeno una all’anno fino alla metà del decennio – basate su piattaforme elettriche di nuova generazione e su una tecnologia di elaborazione centrale dei dati. Questo programma di lancio metterà la casa svedese sulla rotta giusta per realizzare i suoi ambiziosi obiettivi di trasformazione.
La Volvo EX90, il nuovo SUV elettrico top di gamma del brand introdotto a livello mondiale lo scorso anno, ha ricevuto un’accoglienza straordinaria da parte dei clienti. Il riscontro è stato superiore alle più audaci e ambiziose proiezioni interne della casa automobilistica.
Di conseguenza, Volvo Cars ha temporaneamente chiuso il portafoglio ordini, dato che la prima serie di produzione prevista risulta esaurita. Tuttavia, se ne prevede la riapertura a breve. L’ottima risposta dei clienti ha dato al marchio una rinnovata fiducia nella sua strategia e nella sua pianificazione per il futuro.
Anche gli sforzi per ridurre l’impronta di CO2 per singola auto stanno procedendo come previsto. Nel primo trimestre, le emissioni di CO2 sono state inferiori del 20% rispetto al valore di riferimento del 2018, contribuendo così al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell’azienda di ridurre del 40% le emissioni di anidride carbonica per auto entro la metà del decennio.
Il fatturato è cresciuto del 29%
Nei primi tre mesi dell’esercizio, il fatturato è cresciuto del 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo i 96 miliardi di corone svedesi (8,46 miliardi di euro). L’aumento è riconducibile alla crescita a doppia cifra registrata nel trimestre dalle vendite a privati rispetto al corrispondente periodo del 2022.
L’EBIT del primo trimestre, escluse le joint-venture e le società collegate, è aumentato del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, attestandosi a 6,3 miliardi di corone svedesi. L’aumento dell’EBIT è stato realizzato nonostante i prezzi delle materie prime siano rimasti a livelli elevati.
Il risultato è stato determinato dai maggiori volumi venduti nel periodo, dall’aumento del prezzo di vendita per autovettura, da un mix geografico favorevole e dagli effetti delle politiche di prezzo avviate lo scorso anno, soprattutto in Europa.
Anche l’iniziativa di ottimizzazione delle risorse e di efficientamento a livello aziendale si sta affermando per effetto dei risparmi diretti realizzati, che hanno contribuito alla redditività di base. La casa automobilistica svedese intende proseguire in questa direzione.
Le previsioni per il 2023
Il 2023 sarà un altro anno cruciale per la trasformazione in atto all’interno del brand automobilistico. Tra pochi mesi, presenterà a livello mondiale un nuovo SUV di piccole dimensioni e completamente elettrico, che gli consentirà di conquistare una nuova fascia di mercato e di clientela con un prezzo competitivo. Questo nuovo modello prenderà spunto dall’ottimo riscontro ottenuto dai clienti con la EX90.
Con questi due nuovi SUV di ultima generazione, Volvo Cars riuscirà a coprire sia la fascia alta del mercato elettrico premium che quella d’ingresso del segmento premium. Insieme, i due EV andranno a completare l’attuale gamma di vetture completamente elettriche che ora include la XC40 e la C40. In questo modo, l’azienda si prepara a un futuro di forte crescita e di miglioramento della redditività delle auto 100% elettriche.
Volvo Cars si sta inoltre preparando alla trasformazione delle sue attività operative nel Regno Unito, il suo terzo mercato più importante in termini di vendite retail, che passerà da un’attività tradizionale di vendita wholesale a un modello direct-to-consumer attraverso la creazione di un’esperienza realmente omnicanale per i clienti.
Usando il suo sito Web come base e canale di vendita principale, eliminerà gli oneri amministrativi e aumenterà l’efficienza globale del sistema, migliorando l’esperienza dei clienti e riducendo i costi aziendali a lungo termine. Gli insegnamenti tratti dalla trasformazione delle attività in UK saranno fondamentali in quanto la casa svedese intende rivolgersi direttamente ai consumatori in un numero maggiore di mercati.
Mentre la rotta da seguire rimane chiara, Volvo Cars si trova ad affrontare un contesto esterno sempre più problematico. La domanda complessiva di auto rimane sostenuta a livello globale, ma si registrano variazioni e fluttuazioni a livello regionale.
Nel complesso, comunque, il portafoglio ordini rimane stabile e a livelli storicamente elevati. Dal momento che la situazione esterna continua a essere difficile e instabile, il marchio tiene sotto stretto controllo l’andamento della domanda e dei prezzi.
Essendo stata tra i pionieri del settore nel passaggio all’elettrificazione e alla tecnologia di elaborazione centrale, è stata maggiormente colpita dall’impennata dei costi del litio, saliti dell’800% negli ultimi due anni.
Ora, la casa automobilistica comincia però a registrare un calo dei prezzi del litio, il cui effetto dovrebbe essere quello di migliorare la redditività di base delle auto elettriche. Nonostante gli effetti di questo calo dei prezzi saranno percepiti pienamente solo tra qualche mese a causa dello sfasamento temporale e dell’indicizzazione dei prezzi, il trend appare positivo.
Anche la produzione si è mantenuta in costante miglioramento a partire dal quarto trimestre dell’anno scorso. Nei primi tre mesi del 2023, il costruttore ha prodotto il 9% di vetture in più (comprese le Polestar) rispetto al periodo corrispondente dell’anno scorso.
Anche se si continuano a rilevare alcune carenze che influenzeranno la produzione nel secondo trimestre dell’anno in corso, Volvo si dichiara cautamente ottimista per il 2023. Se non si verificheranno interruzioni impreviste della catena di approvvigionamento, prevede una robusta crescita a doppia cifra delle vendite a privati per l’anno in corso e un continuo aumento delle vendite di modelli completamente elettrici, che farà aumentare ulteriormente la loro quota rispetto a quella dell’11% registrata lo scorso anno.
Lo scenario macroeconomico rimane complesso, ma Volvo Cars è fiduciosa di poter superare questi ostacoli e portare a termine il suo progetto di trasformazione. Gli sforzi compiuti fino ad ora per migliorare l’efficienza dei costi e ottimizzare le risorse hanno iniziato a concretizzarsi in alcune aree, con una maggiore attenzione alle competenze e alle strutture di costo che saranno necessarie per il futuro e per la trasformazione.