Se le vendite di Tesla erano scese nel primo trimestre 2024 del 3,7%, sono calate anche nel secondo trimestre: stando a indiscrezioni di Automotive News, siamo a -11%. Si prevede che la società consegnerà 438.019 veicoli per il periodo aprile-giugno, secondo una stima media basata sulle previsioni di 12 analisti intervistati da LSEG.
Perché il flop?
1) La concorrenza delle cinesi. Costano poco, sono dotate di tecnologia in abbondanza, azzardano a livelli di design. E le batterie delle auto elettriche (nonché varie componenti) sono loro.
2) Il rallentamento della domanda, un po’ per l’inflazione e un po’ per la stretta creditizia.
3) La fine degli incentivi in Germania, la riduzione degli incentivi in Svezia. L’Italia non va neppure contata: pochissimi soldi dentro il fondo bonus per le elettriche. Al massimo, 5.000 Tesla comprate da società di noleggio: senza una campagna di largo respiro, queste iniziative sporadiche sono solo deteleterie.
4) A gennaio 2024, Tesla aveva avvertito che la crescita delle consegne nel 2024 sarebbe stata “notevolmente inferiore”: la spinta derivante dai tagli dei prezzi durati mesi si affievolisce.
5) Chi ha comprato un modello Tesla a prezzo pieno, ci è rimasto male nel vedere che, un quarto d’ora dopo, la stessa auto la si poteva comprare super scontata. I successivi consumatori non vogliono beffe analoghe.
6) Lo spostamento dei consumatori verso veicoli ibridi benzina-elettrici più economici, che ha lasciato Tesla con un crescente inventario di veicoli.
7) Le società di noleggio a lungo termine e di leasing sono preoccupate: l’usato Tesla potrebbe non tenere a livello di valore residuo. Motivo, l’obsolescenza tecnologica precoce delle macchine di Musk.
8) Il design dei modelli della Casa texana, che invecchia. Tesla ha seguito troppo la massima “Squadra che vince non si cambia”. La Suv Model Y, la berlina premium Model S e la Suv Model X sono stra vendute nel globo terracqueo, hanno beneficiato di minimi aggiustamenti. Opportuna una rinfrescata più audace, anche per rispondere ai cinesi. Il Cybertruck verrà prodotto in serie il veicolo nel 2025: intanto, il pick-up è afflitto da richiami e problemi di qualità.
9) La Cina è dotata di un cilindro da mago, dal quale estrae conigli in quantità industriale: uno show pirotecnico di auto nuove, linee inedite, batterie performanti, tecnologie a ogni livello. Il Dragone ha imparato da Musk, l’ha copiato, emulato e affiancato. Tocca e Elon effettuare il controsorpasso.
10) L’attacco frontale degli attivisti di sinistra contro Tesla: vedi la contestazione anti GigaBerlin in Germania con gli ecologisti che dormono nella foresta in difesa degli alberi.
Occhio alle azioni
In parallelo, le azioni di Tesla hanno perso un quarto del loro valore nel 2024, rendendole una delle peggiori performance dell’indice S&P 500, nonostante le previsioni di Musk di aprile secondo cui Tesla sarebbe stata in grado di aumentare le vendite quest’anno. Elon ha ridotto i costi anche attraverso licenziamenti di massa: scelta corretta? O si è usata con troppa veemenza l’accetta per tagliare le persone?
Stime da rivedere
A maggio, Tesla ha omesso il suo obiettivo di consegnare 20 milioni di veicoli all’anno entro il 2030 nel suo ultimo rapporto sull’impatto, un grande cambiamento dopo aver pubblicizzato per anni un obiettivo di crescita annuale a lungo termine del 50% per le consegne di veicoli elettrici.