Vendite di auto elettriche: brutta botta per Polestar

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il crollo della domanda di auto elettriche ha ripercussioni anche sulla svedese Polestar (ex Volvo, Gruppo cinese Geely), che fa macchine ad alte prestazioni full electric.
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Il crollo della domanda di auto elettriche ha ripercussioni anche sulla svedese Polestar (ex Volvo, Gruppo cinese Geely), che fa macchine ad alte prestazioni full electric. A causa di problemi contabili, è stata ripetutamente ritardata la rendicontazione dei risultati, come riporta Automotive News. La perdita netta nel 2023 è aumentata a 1,17 miliardi di dollari, da 481,5 milioni di dollari nel 2022. Le sue entrate sono diminuite di circa il 3%: i suoi modelli più costosi non hanno fatto presa nel mondo. L’azienda con sede a Göteborg, un tempo all’avanguardia nel movimento delle auto elettriche, ha perso quasi il 95% del suo valore da quando è uscita da Volvo due anni fa. La società ha dichiarato che pubblicherà i risultati del primo trimestre e i volumi del secondo trimestre il 2 luglio.

Polestar in difficoltà: ecco perché

La domanda di veicoli elettrici va giù per diversi motivi: l’ansia da autonomia aggravata dalla rete insufficiente di colonnine, i tassi di interesse più alti per periodi più lunghi e la concorrenza delle ibridi che costano molto meno. Se poi ci metti che Polestar fa auto elettriche di lusso, il cocktail è indigesto.

Dal punto di vista dell’immagine, un duro colpo per Polestar: la gestione della comunicazione dei risultati è stata pessima. La società aveva rinviato numerose relazioni finanziarie trimestrali, citando errori contabili nel 2021 e nel 2022. Ha registrato un fatturato di 2,38 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2023, in calo rispetto ai 2,45 miliardi di dollari dei dati del 2022 riformulati, citando sconti più elevati e minori vendite di crediti di carbonio. Perdita lorda di 414,7 milioni di dollari per l’anno, rispetto a un utile lordo di 98,4 milioni dei 12 mesi prima. 

polestar

Dazi, che guaio

Polestar riduce quindi il valore delle sue attività relative al modello Polestar 2 di 329,7 milioni di dollari, con una conseguente svalutazione di 240,5 milioni di dollari. Si spera nei futuri risultati di due nuove Suv, la Polestar 3 e la 4. Attualmente l’azienda costruisce la maggior parte delle sue auto in Cina. La 3 verrà sfornata quest’estate negli Usa, nella Carolina del Sud, dopo che diverse regioni chiave hanno aumentato le tariffe sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. Gli Stati Uniti ora applicano dazi sulle importazioni pari al 100%, mentre l’Unione europea la prossima settimana è pronta a formalizzare tariffe provvisorie fino al 48%. Polestar avvierà inoltre la produzione della 4 Premium Sport in Corea del Sud nella seconda metà del 2025.

Quale futuro per Polestar

Le auto della Casa scandinava sono disponibili online in 27 mercati a livello globale in Nord America, Europa e Asia Pacifico. Prevede di avere una gamma di cinque veicoli elettrici ad alte prestazioni entro il 2026. Abbiamo Polestar 2, la fastback elettrica ad alte prestazioni, lanciata nel 2019. La Suv 3, dalla fine del 2022. La 4, Suv coupé. La 5, una GT a quattro porte, e la 6, un roadster elettrico, sono in arrivo.

Polestar 3, affascinante

Comunque, qualche giorno fa, la Casa ha dichiarato che sta introducendo un motore singolo a lungo raggio nella gamma Polestar 3. Con un prezzo di 79.890 euro in Europa, Nord America e Australia. La Single Motor entry-level, che sarà costruita in Cina e negli Stati Uniti, utilizza lo stesso pacco batterie da 111 kWh della versione Dual Motor, offrendo la stessa capacità di ricarica di picco di 250 kW per una ricarica al 10-80% di 30 minuti. In quanto marchio ad alte prestazioni, il motore singolo a lungo raggio conserva tutte le caratteristiche che rendono le versioni a motore doppio a lungo raggio una guida così coinvolgente. Il comfort di marcia e il controllo sono garantiti da un sofisticato sistema di ammortizzatori passivi che utilizza arresti idraulici in estensione (HRS) e smorzamento selettivo in frequenza (FSD). Le promesse? Il motore singolo a lungo raggio Polestar 3 emula il carattere dinamico che si trova nei modelli a doppio motore a lungo raggio. Il dato chiave: 650 km di autonomia. Il fatto è che servono circa 90 mila euro: oggi, il prezzo è troppo alto secondo noi.

Tecnologia in abbondanza

Il motore aziona solo l’asse posteriore del motore singolo Polestar 3 a lungo raggio e produce 220 kW e 490 Nm di coppia: la vettura accelera da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi. Col Pilot Pack con LiDAR di Luminar per una guida assistita davvero evoluta. Quindi, tecnologia a piene mani, design azzeccati, ma in un contesto del genere per le elettriche lussuose sono dolori. Passerà la mareggiata?

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