Disastro totale auto elettriche in Italia: a ottobre 2024 quota di mercato BEV ferma a ottobre al 4%: in arretramento rispetto al 5,2% di settembre. Senza incentivi, queste vetture non se le fila nessuno nel nostro Paese. Uno strazio da noi, col resto dell’Europa che le rifiuta, sebbene con numeri tragici come nel Belpaese. In quanto alle mitiche PHEV (ibride plug-in) sono stabili al 3,4%, per un totale di ECV pari al 7,4%: altro che ponte per il full electric. Italiani alla larga dalle ricaricabili.
Auto elettrica o no? Non si capisce più niente
A ottobre sono state immatricolate 4.963 vetture full electric, in calo del 13,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Nei 10 mesi 52.523 targhe di elettriche, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una quota pari al 3,9%, analoga al periodo gennaio-ottobre 2023. Abbiamo 266.098 auto elettriche circolanti: pietoso. Siamo indietrissimo su Francia (20,4% a settembre), Germania (16,6%), Spagna (8,6%) e nel Regno Unito (20,5% a settembre).
“Il ritardo dell’Italia nell’adozione della mobilità elettrica evidenzia ancora una volta l’importanza di una strategia chiara per tutelare e rilanciare il settore nazionale dell’auto”, dice il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. “Per i consumatori e per l’industria è estremamente complicato orientarsi in uno scenario volubile come quello italiano. Penso a esempio all’annuncio del nuovo piano di supporto alla domanda in occasione del Tavolo Automotive dello scorso agosto, di difficile interpretazione ora alla luce dell’intenzione del governo di sottrarre al Fondo Automotive l’80% delle risorse già stanziate”.
Anche in Ue è notte fonda. Prima impongono l’elettrico, poi non fanno niente affinché l’elettrico si sviluppi: ecosistema da ridere. Per ora, il full electric da noi resta ottimo per i micro spostamenti urbani dei van e per chi ha le Tesla (straordinari i Supercharger) con wallbox.
Mercato totale
A ottobre 2024 il mercato italiano delle autovetture subisce un’ulteriore flessione, registrando un calo del 9,1%, con 126.488 auto immatricolate rispetto alle 139.078 dello stesso mese 2023, nonostante un giorno lavorativo in più (nel solo trimestre agosto-ottobre la flessione è del 10,7%). Nei primi dieci mesi dell’anno, raggiungendo 1.328.663 unità, la crescita complessiva si riduce a un misero 0,96%: -18,3% rispetto al pre pandemia.