Il proprietario di una Lamborghini Aventador ha pensato bene che nella notte tra il 10 e l’11 luglio era giusto percorrere la corsia più interna del Grande Raccordo Anulare romano a tutta velocità, scambiando probabilmente quel pezzo di asfalto per una pista bella e buona.
L’uomo in questione si è scoperto poi essere un residente in Svizzera di nazionalità australiana pilota per professione del campionato Sport Production. A scoprirlo è stata una pattuglia della Polizia Stradale che si trovava proprio nella stessa direzione della Lamborghini Aventador che è riuscita a lanciarsi proprio all’inseguimento della potente vettura del Toro. La pattuglia che disponeva dell’apparecchiatura Pro Vida, che permette di conoscere la velocità dei veicoli incontrati per strada direttamente all’interno dell’abitacolo, ha rilevato l’incredibile velocità di 311 km/h all’interno di un inseguimento durato ben 23 chilometri nel tratto che va da Tor Bella Monaca a via Pontina.
Quando però l’australiano ha compreso che alle sue spalle c’era proprio la pattuglia della Polizia Stradale a tallonarlo era ormai troppo tardi anche per rallentare la Lamborghini. L’impressionante velocità rilevata ha portato i militari a bloccare lo spericolato pilota per comminare le dovute sanzioni. Tali sanzioni hanno riguardato il sequestro della Lamborghini Aventador, accreditata di 740 cavalli, e una multa superiore a 2.000 euro insieme al ritiro immediato della patente di guida.
Un dato curioso, visto che alla guida c’era un pilota, dice che proprio la Lamborghini Aventador incriminata ha battuto il record di velocità rilevato in precedenza proprio sul Grande Raccordo Anulare che apparteneva ad una Porsche Carrera Turbo che si era fermata a “soli” 297 km/h.
Vi ricordiamo di non scambiare mai le strade “normali”, aperte alla circolazione, per circuiti o piste. Rispettate sempre i limiti di velocità, mentre se volete divertirvi in tutta sicurezza potete sempre recarvi presso l’autodromo più vicino indossando tuta e casco!