Nella continua ricerca sulle batterie per le auto elettriche, in atto nei laboratori di ogni parte del globo, si inserisce anche General Motors. La casa del Michigan ha infatti provveduto a depositare un brevetto che si distingue per la fornitura di una adeguata protezione a una costruzione interna del tutto inedita delle celle prismatiche.
La nuova architettura predisposta per l’occasione, infatti, prevede la disposizione degli strati a U rovesciata e risponde all’esigenza di dare vita ad un miglioramento per quanto concerne il raffreddamento delle celle stesse nel corso del loro funzionamento. Se il lavoro da fare è ancora nella parte iniziale, c’è naturalmente molta curiosità per la strada intrapresa dall’azienda statunitense. Andiamo quindi a vedere più da vicino di cosa si tratti e in cosa risieda l’effettiva importanza del nuovo brevetto di GM.
General Motors: in cosa consiste il suo nuovo brevetto?
Il lavoro condotto a livello mondiale sulle batterie, risponde a esigenze ben precise: rendere più economiche le auto elettriche senza cedere nulla sul fronte dell’autonomia e della sicurezza. A tale assunto si ispira anche il nuovo brevetto depositato in via definitiva da General Motors il passato 26 dicembre.
La nuova struttura interna delle celle prismatiche delineata al suo interno, infatti, renderebbe possibile il conseguimento di una migliore conduttività termica nella parte superiore della cella stessa. In tal modo, sarebbe quindi più facile una dissipazione del calore ottimale. Soprattutto se il risultato conseguito viene messo a confronto con quello che caratterizza le celle in cui gli strati sono arrotolati o impilati, come avviene al momento.
Il brevetto in questione può essere considerato il naturale sviluppo di un altro, a sua volta depositato nell’estate del 2023. In quel lavoro, la casa di Detroit aveva proceduto all’analisi di una serie di soluzioni diverse per la disposizione interna degli strati. Stando a quanto riferito dagli ingegneri dell’azienda statunitense, la forma a U rovesciata consentirebbe in particolare una diffusione più lenta del calore all’interno della cella. Inoltre, la maggior parte di tale calore andrebbe a concentrarsi nella parte superiore, al cui interno gli strati provvedono a ripiegarsi su sé stessi.
Quali sono i vantaggi prospettati dal nuovo brevetto di GM?
Naturalmente, il lavoro condotto da GM spinge gli osservatori a chiedersi quali possano essere i benefici che ne scaturiscono. Il modo di affrontare il problema delle celle da parte di GM, consentirebbe di ottenerne due ben precisi: ad un controllo più agevole delle temperature conseguente alla lavorazione nella parte superiore con i sistemi di raffreddamento, si aggiunge in effetti la riduzione del rischio di surriscaldamento della cella. Per questa strada è possibile quindi agire su due aspetti cruciali delle batterie, ovvero la loro durata e sicurezza.
Occorre poi sottolineare come proprio la forma a U rovesciata degli strati interni delle celle prismatiche prospetti ulteriori sviluppi futuri, quelli riguardanti la densità energetica. In pratica, la casa statunitense sarebbe abilitata a conseguire identiche performance in termini di capacità e autonomia, ma utilizzando all’uopo alimentatori di minori dimensioni e peso.
Prima di poter passare il nuovo brevetto alla fase produttiva, General Motors dovrà però risolvere alcuni problemi. Occorre infatti sottolineare come già altre case avessero provato in passato a percorrere lo stesso tragitto delle celle prismatiche con strati disposti a U rovesciata. Dopo l’approfondimento delle tematiche connesse a un prodotto simile, hanno però preferito dirigersi altrove. In particolare optando per le celle cilindriche o a sacchetto.
Tra coloro che hanno deciso di praticare strade alternative c’è in particolare BMW. Il marchio di Stoccarda, infatti, per le sue celle di prossima generazione ha operato il passaggio alla forma cilindrica di grosse dimensioni. La stessa strada adottata da Tesla con le sue batterie 4680. Ora spetta a GM dimostrare di aver scelto meglio.