Questo è il secondo miglior risultato della sua storia dopo il record del 2019 con 6.710 immatricolazioni: Porsche Italia ha chiuso il 2021 con un +8% rispetto all’anno precedente con 6.274 vetture consegnate ai clienti. Terzo mercato europeo dopo Germania e Gran Bretagna, la filiale italiana del marchio di Zuffenhausen ha oltre sei mesi di ordini già in portafoglio. Sugli scudi i due suv Macan e Cayenne, seguiti dall’iconica 911 e l’elettrica Taycan. Che è la risposta a Tesla, secondo noi.
Il 30% delle vendite è legato a vetture elettrificate, plug-in hybrid o full electric. L’addio al diesel avvenuto nel 2018 non ha causato cali di vendita. Ha invece aumentato i volumi grazie soprattutto a una gamma in grado di rispondere alle esigenze dei clienti. I risultati ottenuti fanno ben sperare per il 2022, dice Pietro Innocenti, amministratore delegato Porsche Italia. E la Casa punta a una crescita in doppia cifra grazie anche alla crescita dei modelli elettrificati.
Nonostante le difficoltà che sta attraversando il mercato dell’auto a causa della pandemia da Covid-19 e della crisi dei microchip. Nel mondo, le vetture consegnate da Porsche arrivano a 301.915 unità. Le immatricolazioni nel 2021 sono cresciute dell’11% rispetto ai 12 mesi precedenti.
Porsche e Franciacorta: cosa succede
Da segnalare il successo che sta ottenendo il centro Porsche nato dopo l’acquisizione del circuito di Franciacorta: spazio aperto al pubblico creato per accogliere clienti e appassionati. Inaugurato l’11 settembre dello scorso anno, il Porsche Experience Franciacorta in tre mesi di attività ha ospitato oltre 11.000 visitatori, Ben 534 le esperienze di guida dedicate ai clienti e 44 gli eventi organizzati. Verrà aperto il Training Center, uno spazio polifunzionale nato per la formazione del personale, che diventerà anche il principale hub per il training degli addetti di Porsche Classic.
Eppoi c’è la uova filosofia “Destination Porsche” con un investimento complessivo totale di 85 milioni di euro. Porsche crede che le concessionarie debbano continuare ad avere un ruolo centrale, evolvendosi ai cambiamenti del mercato e alle richieste della clientela, ha detto Innocenti.