Il costruttore tedesco, che due mesi fa ha annunciato il suo debutto in Formula 1 a partire dal 2026, ha annunciato l’accordo relativo a quella che viene definita “partnership strategica” con il team svizzero; Audi si legherà quindi a Sauber, lo stesso team che a partire dal 2019 disputa il Mondiale di Formula 1 con le insegne di Alfa Romeo. Audi acquisirà inoltre anche una parte di Sauber.
Con un “ritardo” di due mesi dall’annuncio del suo ingresso ufficiale in Formula 1, Audi ha già qualcuno con cui farlo. Il colosso automobilistico tedesco ha annunciato proprio oggi l’avvio di una partnership strategica con gli svizzeri di Sauber, la stessa compagine che attualmente disputa il Mondiale come Alfa Romeo F1 Team ORLEN. Questo diventerà il nuovo team ufficiale di casa Audi a partire dalla stagione 2026, insieme alla modifica del regolamento che segnerà il debutto dell’Audi nella massima categoria dell’automobilismo mondiale.
Le prossime tre stagioni rappresenteranno quindi un lungo periodo di transizione in cui la squadra attraverserà diverse fasi fino alla sua completa integrazione in casa Audi. I tedeschi hanno anche annunciato di avere intenzione di acquistare parte della squadra, pur senza specificare se si tratterà di un acquisto o di un assorbimento totale o se la squadra svizzera conserverà un’identità che recupererà dopo il 2023 ovvero subito dopo l’uscita dell’Alfa Romeo dall’attuale formazione italo elvetica. Lo scorso luglio, il noto giornalista Joe Saward ha dichiarato che l’acquisto sarebbe avvenuto con incrementi del 25% in tre anni fino ad un valore ultimo pari al 75% del totale, per un controvalore complessivo di 450 milioni di dollari.
Il futuro approdo di Audi in Formula 1 passerà da una Sauber che mantiene la progettazione del telaio e il controllo operativo generale
Come ha confermato Audi stessa la scorsa settimana al suo evento di presentazione a Madrid, i motori che saranno utilizzati in Formula 1 a partire dal 2026 sono già in fase di progettazione e produzione presso il suo Centro di Competenza a Neuburg an der Donau (in Germania), ma la Sauber continuerà ad essere responsabile della creazione del telaio in virtù della disponibilità di strutture all’avanguardia a Hinwil in Svizzera, occupandosi anche della “pianificazione ed esecuzione delle operazioni del team” in accordo con una notevole assistenza finanziaria proveniente dai suoi nuovi partner tedeschi.
In linea con quanto assicurato la scorsa settimana da Adam Baker in occasione della presentazione del progetto di Audi a Madrid, il costruttore conta già più di 120 dipendenti dedicati a questo scopo a Neuburg e sta procedendo con un ampliamento delle proprie strutture a livello tecnico, logistico e umano per il 2023, due anni prima che si svolgeranno i primi test formali. Tutta questa preparazione sarà soggetta a un limite regolamentare annuo di 90 milioni di dollari per il costruttore tedesco a partire dal mese di gennaio.
“Siamo lieti di condividere il percorso con un partner così esperto e tecnico per questo ambizioso progetto. Conosciamo già l’esperienza e le strutture all’avanguardia di Sauber da precedenti collaborazioni e siamo convinti che formeremo insieme una grande squadra”, ha affermato Oliver Hoffmann, membro del comitato di sviluppo tecnologico di Audi, riferendosi anche all’utilizzo della galleria del vento di Hinwil in merito al suo vecchio programma in classe LMP1 e per lo sviluppo della fallita Class 1 del DTM.
Futuro garantito per Sauber in vista del suo 30esimo anniversario
L’iconico Peter Sauber ha dato vita alla sua squadra corse nel 1970, inizialmente concentrandosi sulle cronoscalate prima di gareggiare in eventi legati all’endurance. Nella seconda metà degli Anni ’80 è diventata la squadra ufficiale di Mercedes-Benz, vincendo anche la 24 Ore di Le Mans nel 1989 e il Campionato del Mondo Endurance nel 1990, per poi essersi lanciata autonomamente per competere in Formula 1 a partire dal 1993. Dopo un breve periodo come scuderia ufficiale di casa Ford, divenne di fatto la “squadra satellite” della Ferrari acquistando per un decennio gli stessi propulsori utilizzati dalla Scuderia.
Nel 2005 la BMW acquisì il 60% del team e lo ribattezzò BMW Sauber per un periodo di soli quattro anni terminato con la crisi economica in cui il team ottenne comunque i suoi migliori risultati, nonché la sua unica vittoria nel 2008 per mano di Robert Kubica. Dopo essere tornata nelle mani di Peter Sauber nel 2010, e dopo alcune buone stagioni, la mancanza di risorse ha fatto cadere la gloriosa Sauber in fondo alla griglia sotto la gestione di Monisha Kaltenborn. Nel 2016 è stata completata la vendita di diversi elementi al fondo di investimento Longbow Finance, che due anni dopo ha stretto un sodalizio tecnico e commerciale con Alfa Romeo che non si è tradotto in grandi risultati. Ora, con l’apporto di Audi, si punta ad invertire la rotta.