Le Tesla Model Y per la prima volta nella lista degli acquisti del governo cinese. Sono in un elenco di modelli elettrici e ibridi plug-in che l’esecutivo può acquistare come auto di servizio: lo dice il media ufficiale cinese The Paper.
Così, la sezione provinciale cinese del Jiangsu orientale ha pubblicato 56 lotti di nuovi appalti di veicoli a nuova energia. Da utilizzare come auto di servizio da parte di partito, governo e organizzazioni pubbliche. A parte la Model Y prodotta nello stabilimento Tesla di Shanghai e la XC40 di Volvo (della cinese Zhejiang Geely Holding Group), gli altri 54 lotti erano tutti veicoli elettrici e ibridi con marchio cinese. Né il governo né i media cinesi hanno specificato il numero di auto Model Y che il governo provinciale di Jiangsu potrebbe acquistare.
Seconda grande vittoria di Elon
Alle Tesla era stato vietato l’ingresso in alcuni complessi governativi e militari in Cina. Le autorità hanno eliminato le restrizioni dopo l’approvazione della principale associazione dell’industria automobilistica del Paese: ora la raccolta dei dati da parte delle flotte della Casa texana nel Paese del Dragone è conforme.
Ossigeno in un momento delicato
Le due belle notizie arrivano in un momento delicato per Tesla. La domanda di auto cinesi all’estero è messa in ombra dalla prospettiva di tariffe e la concorrenza interna si intensifica: le consegne di Tesla di veicoli fabbricati in Cina sono diminuite del 9% nella prima metà rispetto allo stesso periodo del 2023. Il viaggio di Musk nello Stato della Grande Muraglia a fine aprile per incontrare il premier Li Qiang ha dato i suoi frutti.