Trasnova, cronaca di una (mezza) vittoria su Stellantis

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Anche se la vittoria su Stellantis è temporanea, ha dimostrato che la solidarietà e la resistenza possono ribaltare situazioni disperate.
trasnova contro stellantis

La crisi che attraversa il settore automotive è diventata sempre più preoccupante e allargata, ma le sue conseguenze, specialmente per i lavoratori dell’indotto, si stanno rivelando pesanti. Allo stabilimento Stellantis di Pomigliano, un primo segnale era già arrivato con la terziarizzazione di 28 dipendenti di FCA Services, un processo di esternalizzazione che riflette una strategia aziendale più ampia.

La situazione si è ulteriormente aggravata quando Stellantis ha annunciato, poco più di un mese fa, l’intenzione di interrompere le commesse per Trasnova e Logitech. Questi lavoratori, addetti alla movimentazione delle vetture nel sito G.B. Vico di Pomigliano, si sono ritrovati di fronte a uno scenario drammatico: 104 posti a rischio nello stabilimento campano e un totale di 317 esuberi a livello nazionale entro il 31 dicembre 2024.

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Per anni, i dipendenti Trasnova avevano lavorato senza interruzioni, spesso con straordinari, e non si poteva pensare che sarebbe stato alle porte un futuro a dir poco incerto. Improvvisamente, il piano di tagli di Stellantis li ha catapultati in un incubo, trasformando il lavoro stabile in una precarietà assoluta. Nonostante una iniziale difficoltà ad organizzarsi, i lavoratori hanno reagito, sostenuti dalle RSA Fiom di Stellantis, che hanno proclamato scioperi in segno di solidarietà.

I primi tentativi non hanno prodotto risultati. La vera svolta è arrivata quando i lavoratori Trasnova e Logitech hanno bloccato totalmente le merci, paralizzando la produzione di Panda e Tonale nello stabilimento Stellantis di Pomigliano e, a seguire, anche quello di Atessa. Il clamore mediatico e il sostegno delle forze politiche di opposizione hanno messo pressione su Stellantis, costringendola a sedersi al tavolo con i sindacati.

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Il blocco è rimasto saldo fino al 10 dicembre, quando, grazie alla determinazione dei lavoratori, si è arrivati a un accordo. La commessa è stata prorogata di un anno e i licenziamenti ritirati. Anche se questa vittoria sia solo temporanea, ha dimostrato che la solidarietà e la resistenza possono ribaltare situazioni apparentemente disperate. Il futuro di questi lavoratori, però, rimane incerto. È vero, tanta battaglie, seppur portate avanti con forza, sono finite con una sconfitta dei lavoratori. Di sicuro, questa volta, l’azione dei lavoratori ha dimostrato che si può vincere e che chi non combatte ha già perso.

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