Transizione green planetaria con l’auto elettrica? Carbone superstar nel 2024 

Ippolito Visconti Autore News Auto
Tante chiacchiere, pochi fatti: stravince il carbone. Auto elettrica la vera vittima.
carbone

Un prodigio di tecnologia come l’auto elettrica viene usata a fini propagandistici dalla politica mondiale, specie in Ue: a parole l’obiettivo è la transizione green con le vetture a batteria, ma nei fatti stravince il carbone. Che è la superstar del 2024. Altro che fonti energetiche pulite e rinnovabili in accoppiata con le nuove tecnologie. Addirittura, a livello planetario, il consumo di carbone è raddoppiato negli ultimi 30 anni e a fine dicembre di quest’anno si schizza al picco storico. Parola dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che mette tutto nero (carbone) su bianco nel rapporto Coal 2024. 

Carbone sopra tutti

Nel 2024, la domanda di carbone lievita dell’1% rispetto al 2023 arrivando a 8,77 miliardi di tonnellate. Era, è e sarà una tendenza inarrestabile. Come minimo, si vola proseguirà al 2027, quando si volerà a 8,87 miliardi di tonnellate.

Gas, cosa non quadra

Già da febbraio 2014, il conflitto russo-ucraino fa temere il peggio, ossia meno uso del gas e maggiore impiego di carbone. Da febbraio 2022, dopo l’invasione di Mosca, le truppe regolari di entrambi i Paesi sono coinvolte in quella che è definita guerra contro Kiev. Perdipiù, con l’intento di punire severamente Putin, l’Ue non compra più gas dal leader russo, eccezion fatta per l’Ungheria. Così, il prezzo del gas è stellare e si ricorre maggiormente al carbone. Quando mancano le risorse economiche, come in un periodo tremendo come quello attuale, si vira verso la fonte “nera”, meno cara del gas. Si rimanda al futuro ogni ragionamento sull’ambiente, puntando a sopravvivere nell’immediato.

carbone cina

Cina leader contro la pia illusione di Bruxelles

Quando si parla di inquinamento in Ue, qualcuno crede di essere al centro del mondo, le cui sorti dipendono da cosa si stabilisce a Bruxelles. In realtà, a livello ambientale, il Vecchio Continente vale come il due di picche. Pesa anzitutto la Cina, che consuma il 30% di carbone in più di tutto il pianeta messo insieme: 4,9 miliardi di tonnellate nel 2024, con una crescita della domanda dell’1%. Poi c’è l’India a +5% e a 1,3 miliardi di tonnellate. Gli Stati Uniti a -5%, ma sono pieni di petrolio; eppoi è un calo fisiologico visto che si partiva da vette elevatissime. Malissimo la famigerata Ue verde:  -12% contro il -23% di un anno fa. Con la Germania ultra green sinistroide regina del paradosso: sempre più carbone dopo il no al gas russo (e al nucleare). Il grafico su si ferma a fine 2023 (in quanto i dati completi 2024 mancano), però è emblematico di quanto avvenga in Cina: carbone sempre più in alto.

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Auto elettrica, vera vittima usata strumentalmente

Oltre ai polmoni degli esseri umani, la vera vittima è l’auto elettrica. Una magia, il mezzo del futuro, che viene usato strumentalmente: parlando sempre di vetture a batteria, si accresce la propria immagine di politico green, così da incamerare consenso elettorale. Peccato che l’auto elettrica necessiti di: ecosistema tipo Tesla Supercharger ovunque, ricariche low-cost,  protezione dei dipendenti diretti e dell’indotto, scudo anti Cina, come da Regolamento Ue del 2019 per Bruxelles e i governi locali. Più tecnologie per renderle meno impattanti. Di tutto questo, non è stato fatto assolutamente nulla. E la Germania è la prima responsabile dello sfacelo automotive e industriale. In quanto alle rinnovabili, la strada è lunghissima, senza considerare che hanno un costo: le bollette di gas e luce salgono, proprio quello che si vuole evitare.

Bufale verdi

La verità è che la politica Ue ultra green sinistroide s’è ficcata in un vicolo cieco, su cui piove il fuoco del Dragone con l’auto elettrica più l’inquinamento da carbone. A tutto questo, si sommi l’inquinamento per estrarre litio, cobalto, nichel e rame per produrre le batterie elettriche, più il male che si fa alla Terra smaltendo gli accumulatori. L’auto elettrica è il futuro, ma che questo sia a zero emissioni è una fake in malafede. La strada verso batterie meno inquinanti è stata intrapresa, ma è lunghissima.

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