Germania terra dei motori, ora terra di dolori, con l’auto elettrica imposta dall’Ue. Prima Porsche, poi VW, adesso BMW: tutti lanciano l’allarme. Il Gruppo bavarese (con la britannica Mini) è stato costretto a tagliare le previsioni finanziarie per l’intero 2024: problemi causati da un fornitore: Continental. È la vettura premium tedesca che non va. A luglio 2024, Porsche aveva rivisto le sue stime annuali di fatturato per lo stop produttivo di alcuni modelli, dopo la carenza di fornitura di alluminio dalla svizzera Constellium colpita dalle alluvioni dello scorso luglio.
Freni che frenano lo sviluppo
Per BMW, problemi al sistema integrato di frenata (Integrated Braking System-IBS). Uno: il fornitore ha interrotto le consegne. Due: la Casa è impegnata da febbraio in una campagna di richiamo per riparare un difetto ai moduli dello stesso sistema. Coinvolte centinaia di migliaia di vetture vendute a livello globale. Siamo addirittura a 1,5 milioni di veicoli interessati. Serve contabilizzare costi di garanzia per importi elevatissimi nel terzo trimestre. BMW paga la domanda in costante contrazione in Cina: margine operativo previsto tra il 6% e il 7%, a fronte dell’indicazione di prima tra l’8% e il 10%. Perfino le moto sono difficoltà: troppa concorrenza in mercati come Cina e Stati Uniti. L’utile pre-tasse del Gruppo era di 17,1 miliardi di euro del 2023: nel 2024 sarà molto meno.
Auto sicure con quei freni? Le due aziende: sì
BMW e Continental hanno affermato che i veicoli sono ancora sicuri da guidare. La Casa automobilistica ha detto di essere l’unico produttore che utilizza finora il sistema frenante di Continental e lo utilizza in tutta la sua gamma di veicoli, tra cui Rolls-Royce e la sua popolare gamma di Suv. I richiami e le interruzioni delle consegne sono una battuta d’arresto per BMW, che ha venduto 2,25 milioni di veicoli l’anno scorso tra i suoi marchi. I bavaresi stanno attualmente valutando le richieste di risarcimento contro Continental.
Germania terrorizzata
La Germania dell’auto e no è terrorizzata. La questione VW è pesantissima. Per Porsche e BMW, c’è un po’ di ansia. Cina e Asia assediano i produttori occidentali grazie a una tecnologia elettrificata che guadagna quote in tutti i mercati. I tedeschi erano i numeri uno nel termico, ma la politica Ue ha spostato la contesa nell’elettrico: con questo suicidio, cinesi ultra forti. Auto elettrica, due parole che suscitano nausea.
Sinistra tedesca sotto scacco: la Cina gioca al gatto col topo
La Cina minaccia la sinistra tedesca, i Verdi che han tanto voluto l’elettrico in Ue. O elimini i dazi cinesi, e convinci gli altri Paesi a fare altrettanto, oppure io Pechino metto i dazi sulle termiche potenti tedesche. Più i dazi sui prodotti che arrivano dalla Germania in Cina. Da vedere come i politici teutonici, in balìa delle onde e davvero stanchi e annebbiati, usciranno dal vicolo cieco dove si sono ficcati. Nel frattempo, dall’Ue piovono accuse alle Case: “Incapaci”. Silenzio anomalo dei costruttori. Misteri europei.