Toyota Crown Sport: stile Ferrari e ambizioni globali

Natale LiVecchi Autore Auto
La nuova Toyota Crown Sport è stata appena svelata in Giappone, nello stesso tempo in cui il marchio Crown inizia la sua espansione globale
Crown Sport

La nuova Toyota Crown Sport è stata appena svelata in Giappone, nello stesso tempo in cui la gamma a marchio Crown del costruttore nipponico inizia la sua espansione a livello globale. Il nuovo SUV alimentato da un powertrain ibrido, è il secondo nuovo modello ad essere lanciato sotto le insegne del rinnovato marchio Crown di casa Toyota. La nuova Toyota Crown Sport è stata progettata per offrire un’esperienza di guida agile e dinamica senza sacrificare il comfort a cui è abituato chi sceglie di possedere un veicolo a marchio Crown.

Per quanto riguarda il design, la nuova Toyota Crown Sport vanta un frontale bello e distintivo che beneficia di sottili fari a forma di C, i quali confluiscono senza soluzione di continuità nella griglia anteriore. Anche se la somiglianza con gli altri modelli della famiglia Crown c’è, non si può confondere questa nuova Crown Sport con altri modelli del marchio.

I voluttuosi passaruota posteriori conferiscono tuttavia alla Toyota Crown Sport un carattere particolarmente sportivo e danno l’impressione di avere di fronte un veicolo assolutamente votato al dinamismo, anche quando l’auto è ferma.

Allo stesso tempo le scalfiture nelle fiancate scendono fino alle minigonne laterali, poste sotto alle portiere, e conferiscono un aspetto muscoloso e atletico. Le ruote con cerchi da 21 pollici di diametro rappresentano lo standard e riempiono piuttosto bene i passaruota. Nel complesso, è facile scorgere sottili tracce, in termini di stile, della già iconica Ferrari Purosangue presa probabilmente come riferimento per ciò che riguarda il design.

Sono 11 le possibilità di scelta in termini di vernici per la carrozzeria: sei monocolore e cinque bicolore. La Toyota Crown Sport misura 472 centimetri di lunghezza, 188 centimetri di larghezza e 156 centimetri di altezza.

Attualmente è disponibile un livello di allestimento (lo Sport Z) alimentato da un motore ibrido a quattro cilindri da 2,5 litri di cilindrata; Toyota dichiara una potenza combinata di 231 cavalli di potenza erogata. Chiaramente non si tratta di un’unità ad elevatissima potenza, ma il costruttore ha ammesso che semplifica la guida nell’utilizzo di tutti i giorni e vanta un’accelerazione di tutto rispetto. La potenza viene in ogni caso trasmessa a tutte e quattro le ruote tramite il sistema di trazione e-four di casa Toyota.

Crown Sport

La nuova Toyota Crown Sport adotta una piattaforma condivisa con altri modelli del Gruppo

Dopo aver osservato i dettagli disponibili al di sotto della carrozzeria della nuova Toyota Crown Sport, chiunque potrebbe essere perdonato se pensasse che la Crown Sport fosse un modello di casa Lexus oppure Century. Basandosi sulla piattaforma TNGA, altamente flessibile, Toyota ha progettato il crossover sportivo in modo che fosse comodo, ma allo stesso tempo dinamico alla guida. La scocca è stata resa più rigida mediante saldatura laser, aumentando la rigidità complessiva degli elementi saldati. Il corpo vettura stesso è stato progettato per resistere al meglio a tutte le forze esterne.

L’asse posteriore sterzante è di serie sulla Toyota Crown Sport e garantisce al conducente una maggiore manovrabilità alle basse velocità e una stabilità superiore durante la guida in autostrada e sulle strade sterrate. Le sospensioni (di tipo multi-link sull’asse posteriore) sono state appositamente configurate per fornire una raffinata combinazione in appoggio e in smorzamento, consentendo al conducente di reagire in modo intuitivo al posizionamento e al comportamento su strada del veicolo.

Crown Sport

All’interno, la Toyota Crown Sport adotta un abitacolo rilassante e di gran qualità, il luogo ideale dove stare. Toyota ha posizionato strategicamente materiali fonoassorbenti in tutto l’abitacolo e ha progettato l’esterno in modo da eliminare quanto più possibile il rumore proveniente dai fruscii aerodinamici. 

C’è una grande attenzione per garantire il massimo del comfort ai passeggeri

Sorprendentemente, il cosiddetto “cielo articolato” è stato progettato per riflettere le voci, rendendo più facile per gli occupanti ascoltarsi a vicenda durante una conversazione a bordo.

Parlando degli interni, si tratta di un abitacolo particolarmente invitante come quello della Toyota Crown “tradizionale”. Il design della plancia è pulito ed essenziale, con un touchscreen da 12,3 pollici di diagonale posizionato sopra le bocchette della ventilazione. Rimangono tuttavia alcuni pulsanti fisici per il climatizzatore automatico mentre altre caratteristiche standard includono il sedile del conducente regolabile elettricamente in otto direzioni mentre si può regolare secondo quattro vie quello del passeggero anteriore, rivestimento in pelle e Toyota Safety Sense. I clienti possono scegliere tra il nero o il marrone sabbia per i colori degli interni.

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Il prezzo della nuova Crown Sport parte da 5.900.000 yen in Giappone, pari a circa 37.000 euro al cambio attuale e qualche centinaio di dollari in meno rispetto alla Crown venduta attualmente anche negli Stati Uniti. I modelli a marchio Crown potrebbero avere ambizioni globali, guardando quindi ad altri mercati. Difficilmente vedremo questo marchio in Europa, almeno nel giro di pochi anni, ma solitamente i modelli Crown importati negli Stati Uniti hanno subito in incremento, in termini di prezzi praticati, rispetto a quanto proposto in Giappone.

In ogni caso altri tre modelli a marchio Crown si uniranno alla gamma del costruttore di casa Toyota nei prossimi mesi, con una Toyota Crown Sport dotata di un’unità ibrida plug-in in arrivo già a dicembre. La Crown Sedan verrà introdotta a novembre, quando la Toyota Crown Sport raggiungerà i concessionari giapponesi. Infine, entro la fine dell’anno è previsto l’arrivo anche di una variante wagon; tuttavia alcune voci suggeriscono che la famiglia Crown si espanderà con modelli dotati di carrozzeria coupé e cabriolet, ma dovremo aspettare ancora un po’ per vedere se ciò accadrà mai.

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