Così come tutti noi abbiamo un luogo sicuro, dove ci ritiriamo per schiarirci le idee, così le case automobilistiche hanno luoghi speciali dove costruire i propri modelli. Con la nuova Toyota C-HR 2024, l’azienda delle tre ellissi ha deciso di affidarsi alla Toyota Motor Europe (TME), uno stabilimento sito nelle strette vicinanze di Bruxelles. L’impianto è notoriamente il fiore all’occhiello, quando si tratta di creare vetture dal taglio forte e deciso, in linea con le esigenze degli appassionati. Dati gli ottimi precedenti commerciali, è naturale che vi sia qualche premura in più. Da scelte del genere si intuisce l’importanza attribuita agli appassionati europei, compresi quelli in Italia. E soprattutto, aggiungeremmo, data l’importanza del design attribuita nella nostra penisola. Da qui inizieremo ad analizzare nei minimi particolari il veicolo di produzione giapponese. Sebbene siano gli interni e la meccanica a fare definitivamente innamorare di un’auto, la “copertina” conta.
A maggior ragione oggi, date le numerose opzioni concorrenziali in ogni segmento. Oltre ai brand tradizionali, stanno trovando spazio anche realtà fino a qualche anno fa impensabili. L’esempio più eclatante è quello delle case automobilistiche cinesi, le quali fanno del rapporto qualità-prezzo il loro massimo credo. Se l’Unione Europea ha aperto un’indagine per accertare la liceità della condotta di Pechino, i player della filiera hanno l’obbligo di prepararsi al meglio.
Sottoposta alle cure del TME, la Coupé High Rider (casomai ve lo foste dimenticato, è questo il significato del nome) si avvia verso i punti vendita sotto i presupposti ideali. Per stabilire se la fiducia sia stata o meno giustificata, ciascun potenziale cliente farebbe bene a valutare un test drive, che verrà probabilmente accordato durante i canonici week-end di porte aperte. Nel frattempo, cerchiamo di fare il punto della situazione, mediante un’analisi approfondita degli esterni, degli interni (spazio e tecnologia), dei motori e dei prezzi.
Indice Show
Toyota C-HR 2024: gli esterni
L’intera progettazione della Toyota C-HR 2024 è stata commissionata alla fabbrica belga, dove operano alcuni dei migliori tecnici presenti sul mercato. Qui si sono occupati sia della realizzazione dei prototipi sia delle sessioni di test, dopodiché le vetture destinate a invadere i concessionari sono uscite dal centro di Sakarya, in Turchia. Rispetto al modello precedente, la new entry è più corta di tre centimetri. Queste le dimensioni:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
C-HR 2024 | 4.360 mm | 1.830 mm | 1.560 mm |
All’anteriore sfoggia la firma luminosa di recente introduzione, simile a quella presente su Prius e bZ4X. Invece, il “lato posteriore” si distingue per i LED che lo attraversano completamente, con spazio riservato alla scritta con il nome del veicolo al centro del portellone. Sul tetto, lo spoiler previene le tipiche turbolenze che possono peggiorare il coefficiente di resistenza aerodinamica.
I cerchi raggiungono un massimo di 20 pollici, mentre fanno il loro debutto le maniglie a scomparsa. In caso di piccoli urti durante le manovre di parcheggio, forniscono una protezione adeguata gli archi passaruota in plastica nera. Si tratta di un componente aggiuntivo utile a prevenire le fastidiose “ammaccature” che possono rovinare la carrozzeria.
L’idea alla base del progetto è stata quella di trasmettere la sensazione di un veicolo di classe premium, simile a una vera coupé, senza compromessi. A tale scopo, i progettisti si sono concentrati in modo particolare sull’aerodinamica, curandone ogni dettaglio. Consapevoli delle sfide da affrontare, i membri del centro stile e i tecnici hanno unito le forze per assicurare che il risultato finale fosse all’altezza delle aspettative.
Gli interni
Mettendo piede a bordo, sembra che ci sia più spazio rispetto al predecessore. Tuttavia, i passeggeri posteriori non dispongono di bocchette dell’aria specifiche. I materiali si rivelano morbidi al tatto, e le fasce LED aggiungono un tocco di sofisticatezza. Scorrendo lungo i due pannelli, offrono la possibilità di scegliere tra 64 colori, collegando la plancia ai pannelli delle portiere e un unico elemento sotto il display dell’infotainment. Troppa scelta? Sono disponibili combinazioni preconfigurate che si adattano automaticamente alle diverse condizioni di luminosità ambientale a seconda dell’ora del giorno.
Inoltre, le fasce cambiano con la variazione della temperatura del climatizzatore e quando si aprono le porte o si avvicina un veicolo. In altre parole, oltre a soddisfare la vista, questo sistema si dimostra prezioso in situazioni di pericolo. Rispetto al passato, il doppio delle plastiche utilizzate è riciclato, riducendo così le emissioni nel ciclo produttivo dell’auto. Ad esempio, al posto della pelle animale, la corona del volante è rivestita in pelle sintetica, mentre il tessuto dei sedili è realizzato da bottiglie di plastica riciclate.
Inoltre, i responsabili della carrozzeria hanno optato per soluzioni a base d’acqua, e in determinati elementi plastici nel processo produttivo, l’iniezione diretta viene utilizzata per eliminare una fase di produzione. La Toyota C-HR 2024 presenta un tetto panoramico composto da due strati di vetro speciale fissi, che secondo quanto dichiarato dalla società, aiuta a trattenere il calore durante l’inverno e a limitare l’irraggiamento solare in estate. Ciò permette l’eliminazione delle tradizionali tendine scorrevoli e riduce il peso del veicolo.
Il quadro strumenti misura 7 pollici negli allestimenti di base, mentre cresce a 12,3 pollici nelle versioni top di gamma, con lo stesso schermo utilizzato per l’infotainment. Il sistema multimediale comprende un assistente vocale in grado di comprendere i comandi degli occupanti in modo semplice e naturale. La connettività wireless è disponibile sia per i dispositivi Android Auto che Apple CarPlay.
Motori e prezzi
L’architettura della Toyota C-HR è la TNGA, ma con alcune evoluzioni. I tecnici hanno apportato nuove tarature, con sospensioni MacPherson all’anteriore e configurazione multilink al posteriore, e hanno ricalibrato il pedale del freno. Il peso della batteria si fa sentire, ma non in maniera eccessiva grazie agli ammortizzatori a controllo elettronico. Un ESP migliorato interviene in modo più tempestivo.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, gli acquirenti possono scegliere tra due alternative: il sistema full hybrid da 1.8 litri con 143 CV, giunto alla quinta generazione, oppure il plug-in con un’unità da 2.0 litri e 198 CV, che presenta per la prima volta un modulo elettrico posteriore per ottenere la trazione integrale. Secondo le informazioni diramate dall’azienda, i modelli ibridi full hybrid percorrono in media dai 18,9 ai 20,8 km al litro, a seconda che abbiano un motore da 198 CV o 143 CV.
Il powertrain PHEV raggiunge un totale di 223 CV e, con una batteria da 13,8 kWh, offre un’autonomia media di 66 km in modalità completamente elettrica. Per aumentare l’efficienza, è stata implementata la funzione di geofencing. In altre parole, se si imposta la destinazione e la batteria è sufficientemente carica, il motore a combustione si spegne automaticamente quando si entra in una zona urbana a basse emissioni.
I prezzi aumentano in base sia al tipo di motore sia all’allestimento selezionato tra Active, Trend, Trend Eco, Lounge, Lounge Premiere, GR Sport e GR Sport Premiere. Di seguito, il listino della Toyota C-HR 2024:
Versione | Prezzo (a partire da) |
C-HR 1.8 HV 2024 | 35.700 euro |
C-HR 2.0 HV 2024 | 41.200 euro |
C-HR 2.0 PHEV | 47.200 euro |
Sul mercato, la Toyota C-HR 2024 deve confrontarsi con diverse concorrenti di alto profilo, tra cui quattro del gruppo Stellantis: la Jeep Compass, la DS4, e le Citroën C3 e C4. Del gruppo Volkswagen, spiccano invece la Volkswagen T-Roc, la Skoda Karoq e la Cupra Formentor. Dal continente asiatico provengono invece la Hyundai Kona, la Kia Niro e la Mazda CX-30.