Le previsioni alla fine si sono rivelate corrette. Nel nuovo corso targato Lancia tornerà pure l’iconico sub-brand HF, una dichiarazione d’intenti: avendo sempre identificato modelli ad alte prestazioni nella gamma del Costruttore torinese, è lecito aspettarsi che sarà così pure stavolta. Intervenuto all’evento di lancio l’amministratore delegato, Luca Napolitano, ha spazzato via ogni dubbio in proposito. L’idea è di ricreare certe emozioni nell’epoca moderna, e la prima tappa sarà costituita dalla Ypsilon HF, destinata a raggiungere delle performance mai raggiunte prima dal modello, da poco passata alla nuova generazione.
A dispetto del nome, la vettura svelata costituisce un punto di rottura, introducendo diverse soluzioni innovative di esterni, interni e motori. Quanto detto raggiungerà il culmine nella proposta in procinto di essere rivelata completamente. Ma la mente dei fan è già occupata da altro, ossia al comeback della Lancia Delta HF. Solo a sentirne il nome un brivido correrà probabilmente lungo la schiena degli appassionati incalliti del rinomato marchio italiano. In un mondo in continua evoluzione, certi punti fermi ci aiutano a ricordare da dove veniamo e questo ne è un chiaro esempio.
Lancia Delta HF: bentornato mito
Sotto il profilo estetico, richiamerà il mito degli anni Ottanta. Le linee squadrate, muscolari e geometriche saranno riviste in chiave moderna, al fine di creare un’auto capace di lasciare un’impronta forte. A tal proposito, un punto d’ispirazione sarà il concept Pu+Ra+HPE. Su stessa ammissione dei progettisti, la showcar svelata nei mesi passati ha introdotto degli stilemi che saranno mutuati dalle produzioni di serie.
Oltre a brillare sul fronte dell’eleganza, la Lancia Delta HF sarà una vera e propria belva su quattro ruote. Stando alle voci di corridoio, la potenza sprigionata sarà superiore ai 400 CV, ben più dei 240 CV della sorella Ypsilon. In concomitanza con l’esemplare di base, anche lei dovrebbe vedere la luce nel 2026. Le premesse appaiono incoraggianti, specialmente qualora concorresse nel motorsport. Memori dei fasti di ieri, l’operazione avrebbe i numeri adatti a mandare in brodo di giuggiole gli estimatori degli esemplari vintage. Seppur celi un powertrain elettrico, dei tratti distintivi richiameranno i fasti dei decenni scorsi, con il proposito di far mangiare la polvere alle dirette rivali.
Nell’intervento ai microfoni, Napolitano ha ammesso che i lavori per il ritorno nel motorsport sono in atto. Senza lasciarsi sfuggire troppe informazioni, il top manager ha risvegliato l’hype degli estimatori. Staremo, dunque, a vedere quali saranno le prossime tappe in agenda.