Ford non viene da un periodo facile nel panorama europeo. I dati di vendita del suo portafoglio prodotti hanno lasciato abbastanza a desiderare. Negli scorsi mesi, proprio in risposta all’incapacità di fare breccia tra il pubblico del Vecchio Continente, il marchio dell’Ovale Blu ha comunicato un importante rimaneggiamento. Mentre negli States, il suo territorio d’origine, conserva un ruolo di primo piano, oltre confine fatica a ottenere altrettanta visibilità. Per questo sta pensando di adottare degli accorgimenti significativi, rispolverando dei nomi che hanno scritto la storia dell’azienda in ogni angolo del Pianeta. Tra questi, esprime italianità allo stato puro, a cominciare dal nome, la Ford Capri. I fan di lunga data (ma, soprattutto, gli storici) dell’azienda a stelle e strisce ne terranno probabilmente un posto speciale nel loro cuore.
La qualità progettuale conferita da sempre al veicolo, in linea con i canoni estetici e di funzionalità del target di riferimento, è valsa l’affermazione. Gli attuali dirigenti della compagnia starebbero valutando l’opportunità di reimmetterla in commercio, naturalmente attualizzata all’epoca attuale. Difatti, fingere che in tutti questi anni non sia successo nulla di nuovo sarebbe a dir poco folle. Al contrario, ascoltare le richieste della clientela, con un modello in grado di rispecchiare la tradizione, potrebbe ripagare.
Almeno così sembrano pensare i piani alti. Che fin qui hanno preferito tenere le bocche cucite, ma le fitte voci di corridoio inducono a essere ottimisti circa il comeback della Ford Capri. Ma quali saranno le sue caratteristiche? E sarà in grado di tenere alta la bella fama guadagnato in passato? È quanto proveremo a capire nel corso dei paragrafi seguenti, dove, anzitutto, passeremo in analisi le linee del prodotto. In seconda istanza, andremo a esaminare i tratti distintivi dell’abitacolo, sia in termini di spazio sia di tecnologie a bordo. Per concludere, ci soffermeremo sulla gamma motori.
Ford Capri: esterni
Prima di entrare nel merito della questione, cerchiamo di capire perché, se la Ford Capri tornasse nelle concessionarie, saremmo in presenza di un evento memorabile. Soprattutto le nuove generazioni faticheranno forse a darsi una risposta. Ma basta parlarne con un esperto delle quattro ruote e i dubbi si dissolveranno. L’impronta lasciata nel settore è stata, infatti, qualcosa di incredibile, da tramandare di padre in figlio. Forse serbate dei ricordi in proposito relativi al periodo della vostra infanzia. In tal caso, probabilmente vi affiorerà un sorriso, dato il ricordo delle fantastiche esperienze vissute col papà o il nonno. Il lascito all’industria dei motori è stato incredibile, specchio di un’epoca che probabilmente non tornerà mai più. Certe emozioni rimarranno indelebile, pronte a riaffiorare con le vecchie foto. Ma il passato, come si suol dire, è passato e bisogna prenderne atto. Ostinarsi a fingere il contrario rischia solo di provocare ulteriore delusione. Eppure, lo scenario secondo cui la Ford Capri stia per rifare capolino ha infiammato gli entusiasmi degli irriducibili appassionati.
Una reazione naturale, facile da comprendere per la fedelissima clientela di Deaborn. Ad accendere l’interesse ci ha pensato il quotato tabloid The Sun, tra le testate più lette in Gran Bretagna. Stando ad alcune “gole profonde” interpellate, il Costruttore sarebbe sul punto di fare leva sull’effetto nostalgia, allo scopo di riprendere slancio nelle vendite. Messa con le spalle al muro, serve una risposta da campione. La nomenclatura costituisce, manco a dirlo, giusto un primo passo verso la grandezza, poi serviranno i contenuti. Tuttavia, sarebbe falso negare che il riecheggiare della magica parolina, richiamante una delle località maggiormente gettonate della nostra penisola, lasci indifferente una schiera di compratori.
Nel corso dei suoi 17 anni di onorata carriera, prima del meritato pensionamento, la Ford Capri è stata scandita da tre serie, per un totale di oltre 1,8 milioni di immatricolazioni. Numeri importanti, che, chissà, magari verranno eguagliati dall’eventuale quarto atto. Commercializzata in Europa tra il 1968 e il 1986, appartiene a fasti lontani e, in caso riprendesse vita, sarebbe un progetto distinto. In primo luogo, il sistema di combustione tradizionale verrebbe messo da parte. Alla luce delle direttive della Commissione Europea sarebbe strano il contrario.
A partire dal 2035 le vetture endotermiche non sarà più possibile proporre. Ma una data di scadenza ben più ravvicinata mette una certa frenesia. È quella del 1° luglio 2025, in occasione dell’entrata in vigore del sistema Euro 7. Il pesante inasprimento dei vincoli ha spinto parecchie Case ad affrettare i programmi nella corsa all’elettrificazione. Invece di sostenere dei pesanti investimenti per un qualcosa di “effimero”, che lascerà il tempo che trova, molti capi d’industria sarebbero dell’idea di affrettare il passaggio al full electric.
Nel caso della Ford le bev non hanno finora dato profitti, anzi. Ma Jim Farley, il numero uno della compagnia, lo aveva messo in conto, come da egli stesso spiegato ai microfoni. Ad avviso del top manager, il costo di produzione delle bev sarà sulla falsariga delle ice soltanto dopo il 2030. Prima di allora l’intero comparto delle quattro ruote sarà chiamato ad assumere familiarità con tale sistema. Una previsione abbastanza pessimistica rispetto a realtà rivali, tipo la Volkswagen, ma forse realistica. La Ford Capri consentirebbe di mettere alla prova le competenze accumulate sulla tecnologia, così da progredire in vista dell’elettrificazione di massa. La presentazione forse avverrà fra appena pochi mesi, ovvero in apertura del 2024. Naturalmente, vi invitiamo a prendere la speculazione in quanto tale. Si tratta giusto di un pettegolezzo, malgrado suggestivo. In merito all’architettura, la scelta ricadrebbe sulla MEB del Gruppo Volkswagen, con la quale sono già stati portanti avanti diversi progetti di comune accordo.
L’eventuale opportunità di sfruttare la piattaforma del gigante di Wolfsburg permetterebbe di tenere sotto controllo la voce delle spese. Da lì crescerebbero i margini di manovra pure sul prezzo di listino, all’insegna del retaggio. Per chi lo ignorasse, infatti, la versione originale vide la luce in Europa con l’idea di proporre una vettura dal prezzo accessibile, sulla falsariga dell’esperimento riuscito con la Mustang negli Stati Uniti, con linee richiamanti le mitiche muscle car americane che tanto hanno fatto scuola. Se rigenerata, avrà comunque un’impostazione differente, fedele alle mode dell’era contemporanea. Nella fattispecie, i designer creerebbe un mezzo a ruote alte, un suv coupé nello specifico, l’ideale per affrontare pure i sentieri accidentati, in entusiasmanti gite fuori porta. Confrontata al passato, guadagnerebbe qualche cm di altezza e disporrebbe di due porte supplementari. In definitiva, sarebbe sportiva e, al contempo, funzionale.
Interpellato dal magazine Autocar, il numero uno del dipartimento di design di Ford in Europa, Amko Leenarts, ha spiegato, prima di svelare l’Explorer, del proposito di ripescare nomi illustri di una volta, rifuggendo, però, dal compitino. Pur con delle analogie, la rivisitazione del corpo vettura sarebbe considerevole, al punto da conferire una personalità inedita. Sull’eventuale ritorno della Ford Capri, ha preferito dribblare. D’altro canto, ha aperto all’ipotetico sbarco di vecchie glorie reinterpretate in chiave avveniristica. Il tam tam mediatico ha cominciato a diventare sempre più fitto. Se ciò porterà a risultati concreti, lo scopriremo nel corso dei prossimi mesi. In merito alle dotazioni di bordo e alle motorizzazioni, presumibilmente ricalcheranno quelle dell’Explorer, di recente mostrate. In assenza di eventuali accorgimenti, la potenza massima offerta sarebbe di 300 cavalli, mentre l’autonomia di percorrenza in modalità full electric si spingerebbe fino a quota 500 km.