L’abbandono di animali costituisce, oltre che un atto ignobile nei confronti dei fedeli amici a quattro zampe, un fenomeno grave per quanto riguarda la sicurezza stradale. Benché ci siano stati dei progressi, complici le campagne di sensibilizzazione sul tema, ogni anno decine di migliaia di cani e gatti vengono lasciati sui cigli o in prossimità delle grandi arterie stradali, creando dei pericoli evidenti. Per contrastare l’orribile piaga, è attualmente oggetto di valutazione l’introduzione di una legge ad hoc nel Codice della Strada: andiamo a scoprirla in dettaglio, sulla base delle informazioni finora trapelate in merito.
Abbandono di animali: nuove misure nel Codice della Strada in via di discussione
Gli animali abbandonati, disorientati e spaventati, possono vagare sulla strada, rappresentando un ostacolo per i conducenti. Laddove avvenga un incidente, rischiano di essere investiti e uccisi o provocare conseguenze alle persone. Inoltre, i guidatori, spaventati dall’improvviso incontro, potrebbero effettuare incidenti e manovre improvvise.
Stando alle rilevazioni dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, gli animali domestici vittima di abbandono nella nostra penisola sono stati circa 100.000, di cui il 70% cani e il 30% gatti. La prevalenza è di giovane età, in buone condizioni di salute e totalmente innocui. Spesso le ragioni hanno carattere futile, tipo una vacanza, un trasloco o una nuova relazione. La classe degli automobilisti ha un ruolo importante nel contrasto alla pratica.
Attualmente, l’art. 727 c.p. prevede, tra le varie misure, l’arresto fino a un anno o una sanzione pecuniaria compresa tra i 1.000 e i 10.000 per i responsabili di abbandono o di maltrattamenti. Questa materia non viene, tuttavia, disciplinata dal Codice della Strada, dove mancano precise disposizioni, benché fornisca direttive generiche e richiami il Codice penale. Ora, in Parlamento tengono banco le discussioni circa una riforma a riguardo, basata sul principio di “tolleranza zero”.
Per contrastare questo fenomeno, il Parlamento italiano ha recentemente approvato un emendamento che introduce pene più severe per l’abbandono di animali.
In particolare, l’emendamento prevede che chi abbandona un animale domestico in strada e provoca la morte o il ferimento di persone rischia una pena detentiva da 3 a 7 anni, oltre alla sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi e al fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.
In questo modo, l’emendamento applica alla fattispecie le pene sancite per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali gravi o gravissime.
Questa riforma rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela degli animali e della sicurezza stradale. Il principio di “tolleranza zero” e l’inasprimento delle pene dovrebbero agire come deterrente e contribuire a contrastare efficacemente il fenomeno dell’abbandono di animali.