La Norvegia è leader mondiale per quanto concerne l’adozione di veicoli elettrici. Una posizione ribadita dai dati relativi al 2024, dai quali risulta che il 90% dei veicoli venduti lungo il suo territorio sono EV. È del tutto logico, quindi, che nel Paese nordico si riservi grande attenzione ai test su questo genere di vetture. Anche perché i suoi inverni estremamente rigidi, caratterizzati da temperature gelide, rappresentano un banco di prova molto severo per le auto elettriche, soprattutto in termini di autonomia.
Tra i tanti test proposti in Norvegia, ce n’è uno che sta assumendo sempre maggior rilevanza. Si tratta di El Prix, organizzato dalla rivista automobilistica locale Motor, in concorso con la Norwegian Automobile Federation (NAF). Arrivato al sesto anno, con un’edizione invernale e una estiva, è pubblicizzato come il più grande test di autonomia EV al mondo. E proprio da poche ore si è svolta l’ultima seduta del test invernale, il quale ha dato risultati abbastanza sorprendenti.
El Prix: sono stati pubblicati i risultati della sessione invernale
Il test invernale di El Prix ha visto la partecipazione di 24 nuovissime auto elettriche. Ognuna delle vetture è stata caricata completamente e guidata sullo stesso percorso, in modo da verificare quanto sarebbero effettivamente andati lontano prima di esaurire la carica. Una volta ufficializzati i dati, i giornalisti interessati hanno potuto notare le notevoli differenze tra i dati di autonomia WLTP pubblicizzati dalle case e i risultati reali.
Il vincitore, in particolare, ha rappresentato una sorpresa di non poco conto. Alla vigilia si poteva pensare che avrebbe trionfato la rinnovata Tesla Model 3 Rear-Wheel Drive Long Range, con la casa californiana a dichiarare la più lunga autonomia in assoluto tra i modelli partecipanti. Il test, però, si è rivelato alla stregua di una Caporetto per il veicolo di Elon Musk. L’auto elettrica statunitense è infatti finita quasi in fondo alla graduatoria, evidenziando un’enorme discrepanza tra l’indicazione WLTP e il risultato reale.
A trionfare è stato invece un modello nordico, ovvero la Polestar 3, quello che ha perso di meno rispetto all’autonomia dichiarata. Il veicolo in questione, infatti, dichiara un’autonomia WLTP pari a circa 560 chilometri ed è riuscito a percorrerne più di 531 prima di doversi fermare. Si tratta in pratica di una riduzione di appena il 5% rispetto alla scheda tecnica e del secondo miglior risultato mai registrato nel test di autonomia invernale di Motor. Il migliore in assoluto, infatti, è stato ottenuto dalla BMW iX3 nel 2021, con una deviazione negativa del 4%.
Al secondo posto si è classificato il BYD Tang, un SUV a sette posti che ha un’autonomia WLTP dichiarata di 529 chilometri. Nel suo caso quelli effettivamente percorsi sono stati quasi poco più di 482, con uno scostamento del 9% rispetto a quanto dichiarato sulla scheda tecnica. A chiudere il podio è stata la nuovissima Mini Countryman EV, con una perdita di autonomia reale pari all’11%.
La debacle di Tesla ha del clamoroso
Tesla aveva un solo modello partecipante al test norvegese, ovvero la versione rinnovata della Model 3. Il suo comportamento è stato assolutamente inferiore non solo a quanto riportato in sede di dichiarazione, ma anche alle attese. Si è infatti classificata al 21° posto su 24 partecipanti, evidenziando uno scostamento del 24% tra autonomia WLTP pubblicizzata e chilometraggio reale. Le uniche concorrenti che si sono classificate peggio sono state la Peugeot E-5008, la Voyah Dream e la Peugeot E-3008.
Da sottolineare che oltre al risultato deludente nel test di autonomia, la Tesla Model 3 ha evidenziato un problema piuttosto insolito: il suo contachilometri di bordo era infatti molto distante dai dati reali, mentendo in pratica sulla distanza effettivamente percorsa. A dimostrarlo un semplice dato: si è fermata praticamente nello stesso punto della Polestar 3, il cui contachilometri indicava appunto 531 chilometri, indicandone a sua volta 16 in più. Tutto confermato, peraltro, da Google Maps.
Per Tesla non è una novità
Occorre sottolineare che il fatto che le cifre ufficiali di autonomia di Tesla siano tra le più ottimistiche del settore, non rappresenta una novità. Il problema non va naturalmente a scapito della qualità dei modelli proposti, ma dei proprietari, i quali possono essere ingannati dall’autonomia residua indicata dallo schermo.
Per quanto concerne più in generale il test, va ricordato anche che le condizioni meteo nel corso dello stesso non sono state molto favorevoli. Lungo tutto il tragitto, le temperature sono state sotto lo zero e l’inizio del viaggio è stato contraddistinto da pioggia gelida. Dopo essere rimasto bloccato per un’ora, il convoglio ha trovato sulla sua strada cielo costantemente nuvoloso.
Com’è ormai noto, i veicoli elettrici perdono autonomia quando fa freddo, così come le auto a benzina consumano più carburante nel corso dell’inverno. Alcuni ne perdono però più di altri e test come El Prix servono proprio a dimostrare cosa ci si può realmente attendere dai moderni veicoli elettrici.