Tesla Semi: Elon Musk frena sui tempi di produzione

M Magarini
Tesla Semi

Elon Musk si astiene dal replicare alle dichiarazioni rilasciate da Ramon Laguarta, Chief Executive Officer di PepsiCo, che ha annunciato l’arrivo delle prime unità del Tesla Semi nella propria flotta entro la fine del 2021. Come di consueto, il numero uno delle Casa delle auto elettriche ha preferito esprimersi mediante Twitter, dove ha risposto a un utente, desideroso di delucidazioni sulle parole pronunciate da Laguarta. Il dubbio espresso dal follower era se la produzione non sarebbe effettivamente partita prima di un ulteriore anno.

Tesla Semi: Elon Musk dà chiarimenti circa la produzione su larga scala

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Di rimando, Elon Musk lo ha invitato a non prestare troppo ascolto a tali affermazioni. Quindi, ha ribadito il concetto già espresso in pubblica sede a nome della compagnia da lui presieduta: il Costruttore di Palo Alto è vincolato dalla fornitura di chip nel breve termine e da quella di celle nel lungo termine. Finché non si supereranno entrambi gli ostacoli non vi sarà occasione di fabbricare nuove macchine in volumi elevati.

Tra le righe, Elon Musk pare comunicare che, nel corso dell’attuale fase, le consegne del Semi a PepsiCo saranno limitate a numeri estremamente bassi, sicché non ci sarà modo di aumentarne la tiratura. Eppure, qualche dubbio permane. I motivi che rallentano le attività sono due: la crisi dei chip e la produzione in massa delle batterie 4680.

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Se la prima criticità sarà superata, nella più rosea delle ipotesi, entro pochi mesi, la seconda imporrà un lasso di tempo decisamente maggiore, malgrado StoreDot sostenga di poter far prima rispetto al tycoon sudafricano e soci. Comunque, il camion elettrico non è l’unico veicolo in attesa delle nuove celle XXL concepite da Tesla.

Più rilevanti rispetto alle 1.865 e 2.170 e con più densità energetica, le celle di ultima concezione saranno impiegate pure sul Cybertruck. Si spiega così l’ampliamento del numero dei fornitori da parte di Tesla, passando dalla sola Panasonic a CATL e LG Chem. Intanto, Laguarta continua ad attendere i suoi 15 Semi per ridurre le emissioni di ossido di carbonio dei trasporti della Pepsi-Cola già dalla fine del 2021.

 

 

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