Nel giro di massimo due anni Tesla lancerà il suo robotaxi. Come sarà? Quali saranno le sue peculiarità? Premesso che le intenzioni della Casa texana sono di realizzare un modello a guida autonoma senza conducente, sul look non si sa nulla. Pardon, forse dovremmo usare il passato, dopo alcune immagini pubblicate nella nuova biografia di Elon Musk, scritta da Walter Isaacson. Tra le pagine del libro appena dato in pubblicazione compaiono, infatti, un paio di immagini quello che sembra proprio il veicolo. Nella prima illustrazione diversi tratti richiamano il Cybertruck, il pick-up futuristico in arrivo nei prossimi mesi.
Tesla: riecco il robotaxi
Reduce da continui rinvii, l’attesissima new entry in listino pare ormai prossimo alle consegne. Pronunciarsi sulle tempistiche è francamente arduo, giacché Musk aveva parlato di “entro fine 2023” a inizio anno. Poi, però, è piombato un silenzio, preoccupante specie nel caso di chi ha già depositato la caparra. Sul conto della carrozzeria sono trapelate varie indiscrezioni nel recente periodo, compresa un’e-mail inviata dal magnate sudafricano ai dipendenti. In essa invita a raggiungere standard di precisione pressoché perfetti, con un margine di errore inferiore ai 10 micron.
Se i LEGO e le lattine di soda ci riescono, seppur costituiscano dei prodotti ben meno costosi, allora pure Tesla avrebbe i numeri adatti, avrebbe scritto Musk. Dal Cybertruck attingerebbe a piene mani pure il Tesla robotaxi, tra cui le superfici ben definite. Accoglierebbe due persone, consentendo l’accesso mediante delle grandi portiere aventi apertura verticale, incernierate nella zona del montante anteriore, parecchio inclinato.
Che la tesi sia corretta lo suggerirebbe uno scatto, presente nello stesso libro, dove Franz von Holzhausen, responsabile del design, posa accanto a un modellino in scala 1:1. Comunque, questa è una semplice ricostruzione in attesa di conferme. Come spesso vi raccomandiamo, prendetela con le pinze, a maggior ragione per un paio di fattori. Punto primo: lo scatto dell’alto rappresentante risale al periodo 2014-2016 e, quindi, l’idea poteva riguardare altro.
Punto secondo: Tesla non ha mai cercato di far parlare di sé tramite i leak. Si è sempre basata su eventi spettacolari, dal forte impatto scenografico. Tuttavia, l’ipotesi non è nemmeno da scartare a prescindere data la personalità vulcanica di Musk. Un uomo che una ne fa e cento ne pensa, pronto a reinventarsi in innumerevoli occasioni nel corso della sua straordinaria carriera fino al conseguimento del titolo di uomo più ricco al mondo.