Lo criticano da più parti, ma il demoniaco Elon Musk fa ammattire tutti i detrattori: ora la sua americana Tesla regina delle elettriche, batte la colossale cinese BYD nel terzo trimestre 2024. Stando a Cnevpost, ha venduto 462.890 unità nel mondo, +6,4 percento sullo stesso periodo del 2023. Poche unità sotto, a 443.426, c’è l’orientale: per una questione d’immagine e di marketing, una notevole vittoria per l’imprenditore sudafricano corteggiato da tutto il mondo. I governi desiderano che la Casa texana apra una fabbrica nelle loro nazioni, affinché porti lavoro.
Messo a tacere chi preconizza, un dì sì e il successivo anche, la fine di Tesla, il fallimento del favoloso e inimitabile costruttore yankee, che ha rivoluzionato l’automotive.
Paragone che non sta in piedi
Model 3 e Y sugli scudi, amatissime nel pianeta. Va detto che invece nel complesso, includendo anche le ibride plug-in, BYD vince. Ma è una partita impari, perché Tesla fa solo elettriche.
Cosa non quadra per Tesla
Pure una brutta notizia per il pirotecnico Elon. I dati forniti dall’azienda si sono rivelati di poco inferiori alle attese del mercato. E difficilmente si arriverà a sfondare il muro dei due milioni di unità in tutto il 2024. Seccante novità in vista della presentazione del robotaxi.
La Cina tira sempre da matti con gli orientali che adorano le Tesla e hanno soldi da spendere con intelligenza. Mercati meno caldi quelli di Usa e, soprattutto, Europa: il Vecchio Continente, con le sue false ambizioni elettriche, retrocede in modo costante, divorato da normative assurde e burocrazia asfissiante.