Tesla primo marchio di elettriche in Europa

Walter Gobbi
NHTSA

Musk furoreggia con le sue macchine a batteria dall’enorme appeal: Tesla imbattibile con le sue auto elettriche nel Vecchio Continente: primo marchio in assoluto. Lo dicono i dati di JATO Dynamics.

Tesla stravince: il 13,9% di elettriche vendute nel 2021 in Europa è della Casa californiana. Con 168.000 immatricolazioni. E la Tesla Model 3 che sfonda da tutte le parti, divenendo status symbol: addirittura 141.000 unità, a +64% sul 2020.

Classifica dei Gruppi: Tesla terzo

Ovviamente, se si analizzano i Gruppi, le cose cambiano. Perché i colossi mettono sul tavolo una miriade di marchi.

Gruppo numero uno Volkswagen, con 302.000 auto. Questa cifra corrisponde al 25% del totale delle auto elettriche vendute. Nella galassia teutonica, macchine come VW ID.3, poi le varie vetture a corrente, come le Audi.

Secondo posto per il Gruppo Stellantis. Grazie ad un buon numero di modelli molto popolari come le versioni elettriche di Nuova Fiat 500, Peugeot 208, Peugeot 2008, Opel Corsa, Opel Mokka e Citroën C4. In tutto, 175.000 unità. Col 14,5% in quel segmento.

Spine per Musk

Tuttavia, ci sono anche problemi per Tesla. Che richiama oltre 817.000 veicoli a causa di segnali acustici delle cinture di sicurezza difettosi. Lo riferisce l’Autorità di sicurezza automobilistica (NHTSA) degli Stati Uniti.

Sono interessati 817.143 veicoli. Il segnale acustico potrebbe non attivarsi quando il veicolo si avvia e il conducente non ha allacciato la cintura di sicurezza, dice l’NHTSA. L’agenzia ha affermato che il problema rende Tesla non conforme ai requisiti di protezione contro gli incidenti degli occupanti delle normative federali sulla sicurezza automobilistica.

Tesla come replica? Ha spiegato che una versione del software affronterà il problema da remoto a febbraio: i proprietari non saranno tenuti a portare i loro veicoli per l’assistenza. Requisiti ok a distanza. Questa è una delle poche Case automobilistiche che apporta modifiche sostanziali al modo in cui operano i propri veicoli utilizzando aggiornamenti software over-the-air.

Non è la prima volta che Tesla quest’anno richiama dei veicoli. Era già successo alla fine del mese scorso quando ne aveva richiamati quasi 54.000 per altri problemi. Non sarà magari la fretta di crescere e di immatricolare che gioca qualche brutto scherzetto?

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