Tesla ha diramato un avviso di richiamo a carico di oltre 27mila Cybertruck. Il motivo del provvedimento preso dalla casa californiana è da ravvisare in un problema a carico della telecamera posteriore. Un intoppo il quale potrebbe risolversi in una compromissione della visibilità del conducente, sino ad aumentare in maniera esponenziale il rischio di incidenti. La speranza è naturalmente che un aggiornamento software, annunciato dall’azienda, si riveli effettivamente decisivo per riportare alla normalità la situazione.
Tesla, ben 27mila Cybertruck richiamati per un difetto alla telecamera posteriore
Ennesimo richiamo del 2024, per Tesla, a conferma di un periodo non proprio esaltante per la casa fondata da Elon Musk. L’azienda, infatti, ha annunciato di aver emesso un avviso che interessa ben 27mila Cybertruck, reso necessario da un problema a carico della telecamera posteriore. In pratica, si verificherebbe un ritardo nella visualizzazione delle immagini tale da poter infine andare a compromettere la visibilità del conducente ed esporlo a possibili incidentei.
Sempre stando a quanto dichiarato dalla società, il problema dovrebbe essere risolto da un aggiornamento software. Si tratta comunque dell’ennesimo intoppo a carico del veicolo elettrico di punta del marchio. Già nel passato mese di aprile Tesla aveva richiamato il Cybertruck per risolvere un problema a carico di un cuscinetto del pedale dell’acceleratore allentato. Cui ne era seguito un secondo a giugno, in questo caso per i problemi che interessavano i tergicristalli e le finiture esterne.
Tesla ha iniziato le consegne del Cybertruck a novembre 2023, dopo un ritardo di due anni dovuto a problemi di produzione e limitazioni di fornitura delle batterie, riscontrando grande successo negli Stati Uniti. La casa statunitense non ha ancora divulgato i numeri di produzione o consegna del Cybertruck, sul cui successo è però impossibile dubitare.
Un problema serio
Il pick-up a 4 porte a propulsione elettrica dotato di batteria agli ioni di litio è stato progettato con una precisa fonte di ispirazione, ovvero Blade Runner. Il suo compito, sin dall’inizio, è stato quello di andare a rinnovare la precedente gamma di veicoli elettrici del brand californiano. Reso necessario da un forte rallentamento del mercato automobilistico e della domanda di veicoli green, in particolare.
Una missione che può dirsi riuscita, considerato il dibattito innescato nell’opinione pubblica, simile ad una vera e propria campagna pubblicitaria a costo zero. Nel lasso di tempo intercorso dal suo debutto, però, il Cybertruck ha dato non pochi grattacapi ai propri acquirenti. Di cui questo è solo l’ultimo.
La casa automobilistica, per cercare di spiegare meglio cosa sta accadendo, ha affermato che il sistema nei veicoli interessati potrebbe non completare il processo di spegnimento prima di ricevere il comando di avvio. Ne conseguirebbe, quindi, un ritardo nella visualizzazione dell’immagine posteriore.
In un rapporto affidato alla National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti, ha poi aggiunto che l’immagine potrebbe non apparire entro due secondi dall’inserimento della retromarcia. E, ancora, che il display potrebbe rimanere vuoto per un massimo di sei-otto secondi una volta che il veicolo venga avviato.
Non è il primo guaio, per Tesla
L’azienda ha anche provveduto a dichiarare di aver individuato il problema all’inizio del mese scorso. Per poi aggiungere che tutti i Cybertruck attualmente in produzione hanno ricevuto la correzione software. Mancano all’appello i 27mila in questione, cui si provvederà ora.
Nel passato mese di giugno, Tesla aveva dovuto avviare una campagna sempre per il Cybertruck. Derivante dal fatto che un guasto del tergicristallo avrebbe potuto andare ad influire sulla visibilità, riducendola. La NHTSA aveva a sua volta aggiunto che un problema di questo genere era potenzialmente in grado di sfociare in incidenti più o meno gravi.
Non solo Cybertruck, però, sta provocando grattacapi a Elon Musk. Nel solo primo trimestre di quest’anno, il produttore di veicoli elettrici ha infatti dovuto emettere tre richiami i quali hanno interessato circa 2,4 milioni di veicoli. A ricordarlo un rapporto della società di gestione dei richiami BizzyCar. Nella cifra sono compresi in particolare 2,2 milioni di veicoli richiamati negli Stati Uniti a causa di una dimensione errata del carattere sulle spie.