Nel piano di espansione internazionale, Tesla punta ora dritto verso l’India. Da settimane si starebbero svolgendo dei negoziati, con il costante pressing di Elon Musk, che ha da tempo in mente di entrare nel Paese asiatico, rappresentando un mercato allettante, sebbene il suo potenziale rimanga in larga parte inespresso. Le sfide difficili stuzzicano il magnate, e si sta lavorando affinché questo scenario si concretizzi. L’idea è quella di costruire una fabbrica di produzione di veicoli elettrici, a cominciare da un modello fin qui inedito venduto al prezzo di 24 mila euro.
A nome del Governo si sarebbe presentata la prima ministra in persona, Narendra Modi, sebbene in veste ufficiale non abbia finora espresso interesse per l’energia sostenibile. Secondo quanto riferisce l’agenzia Reuters, le parti si stanno incontrando di gran nascosto e desiderano mantenere il massimo riserbo.
Tesla: l’accordo imminente non promette bene per l’Italia
Per questo le “gole profonde” hanno chiesto di rimanere anonime. Oltre al settore automobilistico, Tesla ha intenzione di cogliere le eventuali opportunità che dovessero presentarsi in ambito residenziale e industriale. Durante i colloqui ha esposto la volontà di supportare la capacità di stoccaggio degli accumulatori mediante il Powerwall, il suo sistema di energia adibito a immagazzinare energia dai pannelli solari per l’uso notturno o in caso di improvvisi black-out.
Anche se le parti coinvolte nelle discussioni desiderino non destare attenzione, si respirerebbe un clima positivo da entrambi le parti. A tal proposito, Tesla ha chiesto degli incentivi per agevolare l’ingresso nel territorio. Sebbene abbiano dovuto rifiutare, i funzionari governativi hanno espresso l’intenzione di concedere dei sussidi a chiunque desideri acquistare i prodotti in questione. Da Nuova Delhi sembra già esserci la disponibilità a organizzare ulteriori incontri per definire i termini. Sarà necessario un lavoro politico sinergico.
L’eventuale approdo costituirebbe un’opportunità da cogliere al volo anche in India. Che nel 2022 ha affrontato la peggiore crisi energetica da sei anni a questa parte nel trasporto del carbone. Attualmente, il Paese rifornisce di elettricità sia le città sia i piccoli villaggi, attraverso proprio il carbone, a causa degli elevati costi associati alle tecnologie di stoccaggio.
Sono stati riscontrati problemi nelle ore di punta, a causa della forte domanda. Poter fare affidamento su una realtà tanto competente quale Tesla, che pone l’energia elettrica al centro del suo credo, agevolerebbe la transizione verso forme di alimentazione moderne e meno impattanti sull’ambiente. Gli avvertimenti costanti provenienti dal Pianeta impongono un cambio di strategia e si sta lavorando per trasformare i buoni propositi in realtà.
Nonostante la richiesta di commenti, né Tesla né le istituzioni indiane hanno risposto in modo positivo o negativo. Tuttavia, l’affidabilità della fonte suggerisce che ci sia sotto qualcosa.