Troppo potente per essere vera? Sul conto della Tesla Model S Plaid circolano opinioni contrastanti. Da un lato, ci sono gli estimatori, che ne tessono le lodi, senza timore di smentita. Dall’altro, invece, una frangia di opinionisti la stronca, in maniera forte, convinta che, sì, la vettura americana sia sì veloce, ma manchi della necessaria solidità.
Il modello di serie vacillerebbe sul fronte della sicurezza. O, almeno, così affermano i contestatori, nel cui gruppo entra ora un’opinione eccellente. Perché un conto è se il feedback negativo arriva da un giornalista o da un semplice appassionato, ma quando a puntare il dito è un pilota e istruttore di guida, allora bisognerebbe forse farsi qualche domanda ulteriore. Il giudizio tranchant proviene da Mischa Charoudin, intervenuto in un video contro il modello della Casa fondata e diretta da Elon Musk.
Tesla Model S Plaid: veloce ma sulla sicurezza c’è da lavorare
Lungo l’iconico circuito Nurburgring, spesso utilizzato dai Costruttori stessi (specialmente tedeschi, per ovvie ragioni) nei test di guida, ne ha sondato i limiti, uscendone piuttosto perplesso. In una pista a lui ben familiare, tanto che non sarebbe nemmeno esagerato definirla “casa sua”, Charoudin ha scattato una fotografia poco lusinghiera della punta di diamante della compagnia di Palo Alto. Il comportamento su strada della Tesla Model S Plaid lo ha lasciato a dir poco incerto e – c’è da scommetterci – le affermazioni presteranno a dividere. Nel continuo confronto tra estimatori e detrattori, viene gettata ulteriore benzina sul fuoco. A fronte di performance esaltanti, le capacità dinamiche del veicolo lascerebbero sarebbero rivedibili.
In un filmato rilasciato sul suo canale YouTube personale, il driver ha mostrato ai follower la sessione sostenuta al volante. Salito a bordo della Tesla Model S Plaid su gentile concessione di un proprietario, Mischa Charoudin si è lanciato in un giro veloce sull’inferno verde. Ciò che, in teoria, doveva essere un bello “spot” per la macchina, si è presto trasformato in una recensione parecchio negativa. Invece di dirsi euforico per la potenza, ha espresso delle forti perplessità circa le capacità meccaniche. Ad avviso del pilota, se spinta al massimo in pista, tenderebbe a deludere le aspettative, soprattutto qualora le venga richiesto di dare il meglio sotto il versante tecnico.
Passare l’esame del Nordschleife impone delle capacità non indifferenti, sia al conducente sia al veicolo. Non per niente, alcune delle principali realtà premium se ne servono nelle sessioni di collaudo, prima della messa in commercio. Superare a pieni voti il tracciato significa aver fatto i compiti a casa. Peccato che nel caso specifico non venga nemmeno raggiunta la sufficienza, a giudicare dai termini duri usati per descrivere la Tesla Model S Plaid, il cui punto debole viene, dapprima, individuato nell’impianto frenante, carente per una supercar. Qui un’attenuante c’è: di recente Tesla ha introdotto il Track Pack, dai freni carbo-ceramici maggiorati, che, stando alle dichiarazioni ufficiali, ovvierebbero alla lacuna. Ma qualcosa non fa dormire sonni tranquilli al driver: la resa della vettura sotto il piano dinamico.
Le carenze maggiori si concentrerebbero nell’accelerazione, che non ha trasmesso la sensazione di protezione. Scendendo nel dettaglio, Charoudin ha mosso degli appunti circa il bilanciamento, specie nei tratti sconnessi, dove la Tesla Model S Plaid eseguirebbe dei “movimenti improvvisi” potenzialmente pericolosi. Un feedback dipeso pure dal volante “yoke”, poco maneggevole, e dai sedili, che non sarebbero abbastanza contenitivi.
Anche se non è una sportiva in senso letterale, bensì una sedan, dato l’elevato costo avrebbe immaginato degli standard superiori di quelli effettivamente ravvisati. In Italia parte da 133.490 euro il listino della Tesla Model S Plaid, dotata di un powertrain con tre motori elettrici da 1.020 CV, per uno scatto da 0 a 100 in 2,1 secondi e una velocità massima di 322 km/h.