Elon Musk ci ha abituato alle uscite a effetto. In fondo, anche questo lo rende un personaggio tanto magnetico e controverso. Non sempre tiene fede ai propositi, ma quando ci prende allora il successo è di proporzioni bibliche. Ce lo ha dimostrato in talmente tante occasioni che ormai abbiamo perso il conto. Prendiamo a riferimento Tesla, che in futuro lancerà la Model 2: in quanti si sarebbero aspettati di veder sdoganate le vetture elettriche in un arco temporale tanto breve? Noi italiani magari fatichiamo a rendercene conto, tuttavia altrove le BEV hanno un peso commerciale rilevante. La Norvegia (e, in generale, i Paesi Scandinavi) costituisce l’esempio più lampante, se circoscriviamo il discorso al continente europeo.
Tesla Model 2: sarà questo l’aspetto finale dell’elettrica rivoluzionaria?
Altrimenti, dovremmo tirare in ballo la Cina, la realtà numero uno in questa alimentazione. Grazie a un’efficace programmazione, la Repubblica del Dragone gode di un’evidente leadership sulle rivali. Per via dell’elevato know-how nello Stato asiatico (e un costo della manodopera inferiore, il che è di certo cosa gradita), Tesla ha costruito a Shanghai la sua spaziale Gigafactory. Un complesso capace di distruggere qualsiasi record produttivo, in grado di completare una vettura in appena 40 secondi. Attualmente, presso la strutture sono fabbricate la Model Y e la Model 3. Mentre quest’ultima ha già conosciuto il restyling, precedentemente chiamato tra le fila interna “Project Highland”, per la best seller il momento propizio sarà probabilmente il 2024.
Battezzata “Project Jupiner”, la Model Y rinnovata erediterà numerose caratteristiche della sorella, soprattutto sul fronte estetico. Siccome Musk coltiva dei grandi propositi in merito ai volumi di produzione, nello stesso complesso nascerà la Tesla Model 2, che – parola del tycoon sudafricano – sarà una rivoluzione. Si tratta di una BEV low-cost, con un prezzo d’attacco di 25 mila euro, atto a soverchiare le rivali.
In assenza di un’anteprima mondiale è necessario affidarsi ai rendering degli artisti digitali per immaginare il suo aspetto finale. Nella ricostruzione di Carwow qui condivisa, i pixel master incaricati del progetto hanno creato in forma digitale un veicolo da segmento C, diretto competitor di Audi A3, BMW Serie 1 e Ford Focus. Il colpo d’occhio conferito richiama, nemmeno in maniera troppo velata, la Scirocco, sportiva di casa VW tuttora elogiata. Dietro alla suggestione ci sono dei presupposti solidi, dati gli scatti “rubati” della Model Y da parte dei fotografi di Carwow, rivelatori circa la nuova berlina compatta. Non è chiara la data di presentazione, ma pare avverrà intorno a metà 2024.