Il futuro di Tesla non è soltanto nel settore delle auto elettriche. Elon Musk intende far evolvere la casa automobilistica in un gigante della robotica e dell’Intelligenza Artificiale. Questa visione sta già prendendo forma attraverso progetti come l’androide Optimus e il rivoluzionario Cybercab, svelato nell’ottobre scorso. La trasformazione appare anche come risposta strategica alla crescente pressione competitiva esercitata dai produttori cinesi nel settore delle auto elettriche.
Tesla sempre più futuristica: nei prossimi anni la svolta
In questo contesto di profondo rinnovamento, Tesla ha rivisto radicalmente i suoi piani futuri. L’azienda ha accantonato il progetto di un’auto elettrica economica basata sulla piattaforma di terza generazione, optando invece per il lancio della Model Q nel prossimo anno. Questo nuovo modello entry-level, che sfrutterà la collaudata piattaforma di seconda generazione delle Model 3 e Model Y, dovrebbe arrivare sul mercato ad un prezzo intorno ai 38.000 dollari. Molto più della scartata Model 2, che avrebbe dovuto avere un costo di 25.000 dollari. Ma la vera rivoluzione si materializzerà con l’introduzione del robotaxi completamente autonomo.
Questo veicolo futuristico, il cui debutto è previsto non prima del 2026, promette di portare sulla strada tecnologie finora viste solo nei film di fantascienza. Tuttavia, alcuni analisti credono difficile che Tesla riuscirà in soli due anni a lanciare sul mercato un robotaxi con le caratteristiche promesse del Cybercab: guida autonoma di livello 5, assenza di controlli tradizionali come volante e pedali e un prezzo inferiore ai 30.000 dollari.
Tuttavia, un supporto politico potrebbe giungere dalla futura amministrazione Trump. Fonti americane suggeriscono che il team del presidente eletto stia già lavorando a una revisione della normativa sui veicoli autonomi, potenzialmente spianando la strada a Tesla per implementare una rete di robotaxi simile a quella già operativa di Waymo.
Restano però delle sfide tecniche da superare. Il sistema FSD (Full Self-Driving), che si distingue per l’assenza di sensori LiDAR, mostra ancora alcune incertezze in determinate situazioni di guida. Per garantire la sicurezza del Cybercab, privo di volante e pedali, Tesla sta pianificando di costituire un team di teleoperatori pronti a prendere il controllo remoto del veicolo in caso di necessità. Un dettaglio curioso, rivelato da AutoEvolution, riguarda i prototipi: questi permetterebbero anche una modalità di controllo manuale attraverso un controller simile a quelli utilizzati nelle console PlayStation o Xbox.