Tesla ha licenziato centinaia di lavoratori addetti al sistema Autopilot mentre sta per chiudere una struttura in California, riferiscono fonti vicine al Costruttore. Sorprendentemente, la prevalenza di coloro che sono stati mandati via erano lavoratori a ore, sostengono gli insider, i quali hanno chiesto di non essere citati. La scorsa settimana l’amministratore delegato della compagnia, Elon Musk, aveva delineato dei piani per tagliare il 10 per cento del personale salariato. Contestualmente, aveva aggiunto, però, l’intenzione di incrementare il numero dei contratti a ore.
Tesla: cacciati 200 dipendenti impiegati nell’Autopilot
I team della sede di San Mateo hanno trovato impiego nella valutazione dei dati dei veicoli dei clienti relativi alle funzionalità di assistenza alla guida dell’Autopilot e nell’esecuzione della cosiddetta etichettatura dei dati. Molti dei membri dello staff ottenevano un compenso a gettone, ha spiegato un operatore.
In totale, si sarebbero licenziate circa 200 persone. Prima del provvedimento, l’ufficio aveva circa 350 dipendenti, anche se di recente ne aveva trasferiti alcuni in una struttura vicina. Tesla non ha fin qui risposto a una richiesta di commento, scrive Automotive News Europe.
La società sta sfoltendo la manodopera dopo l’impennata delle assunzioni negli ultimi anni. Quando era cresciuta fino a raggiungere il traguardo delle 100 mila al proprio servizio in ogni parte del mondo, edificando nuovi stabilimenti ad Austin e Berlino, in aggiunta ad Austin.
Musk ha colto di sorpresa i lavoratori all’inizio di giugno nel momento di affermare che i licenziamenti sarebbero stati necessari, in uno scenario economico sempre più incerto. In un’intervista a Bloomberg ha chiarito che circa il 10% degli stipendiati avrebbero perso il posto nell’arco di mesi, malgrado l’organico complessivo potrebbe subire diversi cambiamenti in un anno.
Gli sforzi di ridimensionamento del leader del mercato degli EV si sono concentrati sulle aree cresciute troppo rapidamente. Qualche membro delle risorse umane e ingegnere del software è stato inserito nella lista degli epurati. In taluni casi, la campagna di rimaneggiamento ha coinvolto dipendenti che avevano cominciato a prestare servizio in azienda da solo poche settimane.