Anche i clienti della Polestar potranno usare in Nord America il sistema di ricarica della Tesla. L’annuncio è stato dato nelle ultime ore dalla compagnia, la seconda a intraprendere tale mossa, dopo la Volvo, da cui è sorta. A comunicare la decisione è stato il numero uno del brand, Thomas Ingenlath, fiero dell’accordo stipulato.
Gli acquirenti delle vetture dell’azienda scandinava avranno l’opportunità di usufruire delle stazioni di ricarica della Casa texana, che conta già al momento su 12 mila colonnine. L’accordo prenderà definitivamente piede nel 2025, mentre a metà del 2024 comincerà a essere distribuito un adattatore affinché le prese del sistema di ricarica combinato (CCS) possano interfacciarsi con i cavi delle stazioni di rifornimento.
Tesla: lo standard di ricarica verrà implementato da un’altra Casa
Per il brand quello degli States è un territorio chiave l’amministratore delegato si è detto soddisfatto di aver realizzato l’operazione, che promette di semplificare parecchio la vita agli automobilisti. Come vi abbiamo parlato in molteplici occasioni, lo standard NACS adottato dalla Tesla sembra aver vinto la battaglia contro il CCS. Sebbene il secondo sia stato promosso dall’amministrazione Biden, le quotazioni del primo sono in costante ascesa, fino alla situazione attuale.
Il Costruttore fondato e diretto da Elon Musk ha raggiunto un’intesa con cinque realtà, comprese Rivian, Ford e General Motors. Inoltre, Stellantis e Hyundai hanno ammesso di essere impegnata nelle riflessioni di rito. Da qui alle prossime settimane entrambe potrebbero mollare gli ormeggi e mettere neri su bianco all’intesa. Nel frattempo, lo Stato del Texas ha esortato il governo federale a prevedere l’obbligatorietà di entrambi i sistemi di ricarica, invece del solo CCS.
Il crescente interesse delle parti sarà forse decisivo nel cambio di programmi. Se negli USA la partita è aperta, l’Europa è irremovibile. Difatti, prevede in maniera tassativa l’impiego del sistema CCS, previsto di base in qualsiasi punto di ricarica elettrica. Ecco perché la scelta assunta da Volvo prima e Polestar indica una svolta significativa in via di definizione. La manovra ha un suo perché, tenuto peraltro presente che la Polestar 3 ormai in dirittura d’arrivo conta sullo stesso pianale della Volvo EX90.
A differenza di Volvo, Polestar non ha comunicato in forma ufficiale la fornitura ai clienti dei veicoli costruiti dopo il 2025 di un adattatore, per consentire alle macchine pensate per la tecnologia NACS di ricaricarsi presso gli impianti CCS. Tuttavia, esiste: quello messo a disposizione dalla Tesla costa 175 dollari.