Tesla Cybertruck: svolta storica dopo la fuga di notizie

La Tesla ha esaurito la pazienza con i propri dipendenti dopo la fuga di foto e video ritraenti il pick-up Cybertruck.
Tesla Cybertruck Tesla Cybertruck

Si dice che anche i santi perdano la pazienza, prima o poi. Ora non vogliamo dire che Tesla sia da considerarsi tale; tuttavia, ha avuto una pazienza davvero notevole nei confronti dei propri dipendenti. Come sanno pure i sassi, presso la Giga Texas è in corso la produzione del pick-up Tesla Cybertruck. Un mezzo dalle linee futuristiche, capace di suscitare l’attenzione generale. Sul conto della vettura c’è smania di anticipazioni. Perché dal momento in cui è stata mostrata in anteprima sono passati degli anni, ragion per cui la presenza di determinate caratteristiche resta da accertare.

Advertisement

Tesla Cybertruck: salteranno teste se continueranno i leak

Tesla Cybertruck

Nel recente periodo diversi membri del personale hanno condiviso fotografie e video ritraenti il modello, ma forse a partire da ora il materiale si ridurrà di parecchio. Ciò a causa della mail inviata dalla stessa compagnia al personale, dove viene intimato di porre fine alla pratica. O, per essere precisi, viene preannunciata l’adozione di controlli più rigorosi. Attraverso la consegna dei pass e di ulteriori pratiche preventive, il colosso specializzato nella fabbricazione di modelli a trazione 100 per cento elettrica spera di arrestare il fenomeno. Chiunque dovesse essere colto in flagrante pagherà con il licenziamento.

Sebbene a un non addetto ai lavori ciò possa sembrare una misura eccessiva, in realtà le aziende di settore tengono parecchio al rispetto della segretezza dei dati. È prassi radicata quella di proibire ai membri del personale di portare lo smartphone presso il luogo di lavoro. Allo stesso modo, i media invitati nelle anteprime hanno l’onere di applicare una pellicola sugli smartphone. Lo fa pressoché qualsiasi player dell’industria dei motori, dalla Volkswagen alla Ferrari. L’approccio tolleranza zero verrà adottato pure da Tesla col Cybertruck, comprensibilmente infastidito dai continui leak.

Oltretutto, l’esemplare è già abbastanza bersagliato dalle polemiche. Se negli scorsi mesi Elon Musk aveva assicurato l’uscita entro la fine del 2023, adesso trapelano dubbi. E gettare ulteriore benzina sul fuoco rischia di far scappare chi l’ha ordinato, previo deposito di una caparra di 100 dollari. La vera notizia non è, quindi, l’approccio inflessibile stabilito, quanto semmai il tempo lasciato passare prima di prendersi a carico della questione. La misura ha tutta l’aria di essere una extrema ratio. Sicché con le buone non sono arrivati i progressi auspicati, adesso gioca a fare il poliziotto cattivo. L’unica eccezione concessa per la pubblicazione del materiale verrà riconosciuta dietro espresso consenso dei piani alti. Nessuno avrà la possibilità di fare di testa sua.

X