Tesla Cybertruck si schianta in Full Self-Driving: reazione a sorpresa del guidatore

Ippolito Visconti Autore News Auto
Un conducente si confessa dopo che il suo Tesla Cybertruck è uscito mal ridotto per un impatto tremendo contro marciapiede e semaforo.
Tesla Cybertruck si schianta in Full Self-Driving

Colpa mia, mi sono distratto affidandomi al Full Self-Driving, voi non fatelo: questa in sostanza l’ammissione – su X – di un proprietario di un Tesla Cybertruck (Jonathan Challinger), che si è schiantato contro marciapiede e semaforo. Di sera tardi (o di notte) con l’asfalto reso scivoloso dalla pioggia. Frontale (e non solo) ko per l’impatto terrificante. Certo che per ridurre così male una belva come il pick-up elettrico Usa, allora doveva proprio viaggiare forte. È una sorpresa la reazione pubblica dell’uomo. In passato, la maggior parte dei conducenti si scagliava contro la Casa di Austin. In realtà, le regole sono chiare: Autopilot, Full Self-Driving e altri Adas sono aiuti alla guida. L’uomo dev’essere sempre pronto a intervenire in caso di necessità agendo sui comandi. Se uno si addormenta di proposito o guarda una serie tv o si fa un selfie, è uno sciocco che mette a repentaglio la vita altrui e la propria. In futuro, qualora le regole lo consentano, nel caso in cui la tecnologia si sia affinata, quando l’auto robot potrà andare davvero da sola (Robotaxi), ogni incidente sarà colpa del mezzo. Che trasporta passeggeri, in assenza di: guidatore, volante, comandi, pedali.

Tesla Cybertruck si schianta in Full Self-Driving

Jonathan Challinger, guidatore che ammette la colpa con intelligenza

Quando s’è distratto, al momento dell’impatto, Jonathan Challinge ha sbagliato di brutto. Ma ora ammette la colpa su X, social dello stesso Musk, proprietario di Tesla. L’uomo, residente in Florida, si è schiantato contro un marciapiede e poi contro un semaforo dopo non essere riuscito a “uscire da una corsia che stava finendo”. Il suo veicolo “non ha fatto alcun tentativo di rallentare o svoltare finché non ha già colpito il marciapiede. Grande fallimento da parte mia, ovviamente. Non commettete lo stesso errore che ho fatto io. Fate attenzione. Può succedere. È facile adagiarsi sugli allori ora, non fatelo. Ho il filmato della dashcam. Voglio far sapere a tutti che può succedere, ma sono titubante perché non voglio attirare l’attenzione e non voglio dare materiale agli haters. Diffondete il mio messaggio e aiutate a salvare gli altri dallo stesso destino o da un destino molto peggiore”. Challinger ha anche colto l’occasione per elogiare Tesla, che ha “progettato la migliore sicurezza passiva al mondo”. Passiva: quella che limita le conseguenze del sinistro. Curiosità: accanto al Tesla Cybertruck, per terra, il fodero nero col marchio Wilson di una raccheta da tennis. Può darsi che l’uomo o un suo familiare pratichino quello sport.

Tesla Cybertruck si schianta in Full Self-Driving

Ma perché il sistema non ha frenato: dubbi sulla qualità della strada

Il modo in cui la strada è stata progettata lascia dubbi. La corsia finisce bruscamente, proprio in un punto in cui presumibilmente i pedoni si sarebbero radunati per attraversare la strada. E i cordoli sono dipinti di rosso (che è inutile di notte) invece che di giallo ad alta visibilità. Ecco le coordinate Google: 39.623880,-119.882032. Per questo, servono strade perfette con segnaletica precisa se si vuole spingere sull’auto robot. Italia fuori dai giochi, viste le condizioni dell’asfalto e dei cartelli nelle nostre città, con quei luna park anomali fatti di micro ciclabili delimitate da mezze strisce scolorite e icone delle bici.

Tesla Cybertruck si schianta in Full Self-Driving

Indagini su Tesla

Negli Usa, le indagini su Tesla sono infinite: nel mirino, la modalità di guida semi autonoma. Semi: è un aiuto, non un pilota automatico. Un software di assistenza alla guida. Risultati: i proprietari sono spesso cullati da un falso senso di sicurezza. Musk ha promesso che la guida autonoma totale è in arrivo. 

Critiche a Tesla

Nei social, innumerevoli reazioni. “Per me è completamente assurdo che il software a pagamento integrato nell’auto costi un veicolo da 80.000 dollari e che il proprietario risponda dicendo ‘Grazie Tesla, la sicurezza passiva è così buona’”, ha scritto un utente di Reddit in risposta. “Non capisco come nelle attuali versioni di FSD una persona riesca a distogliere lo sguardo dalla strada abbastanza a lungo da andare dritto contro un palo”, ha detto un altro utente. “Riesco a malapena a controllare la corsia di marcia senza che l’eye tracking mi tormenti. Ed è anche di notte, quindi non è come se indossassero occhiali da Sole”. Intende dire che la tecnologia ti “sveglia” se ti distrai: allarmi di ogni genere. Sicché il tizio non comprende come il guidatore si sia distratto. Chissà, aggiungiamo noi, c’è pure chi viene assalito dal colpo di sonno e dorme come un orso senza che neppure le bombe a mano possano svegliarlo.

  Argomento: 
X