Tesla Cybercab il robotaxi sbarcherà anche sul vecchio continente?

Il principale Paese indiziato in tal senso sembra essere l’Olanda
Tesla registra Cybercab in UE Tesla registra Cybercab in UE

Nelle tante discussioni originate dalle ultime mosse politiche di Elon Musk, si sono persi di vista i suoi progetti in campo automobilistico. In particolare, quello relativo al Cybercab, il taxi a guida autonoma che, nei piani del CEO di Tesla, dovrebbe circolare in ogni parte del globo, riuscendo a portare a destinazione i propri passeggeri senza nessuno al volante.

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Un progetto che, naturalmente, riguarda anche l’Europa. E proprio a proposito del vecchio continente, è da registrare la notizia appena diffusa, relativa alla registrazione del design del taxi avveniristico della casa californiana presso l’ufficio brevetti europeo. Una registrazione che, se da un lato prelude allo sbarco del robotaxi anche in Europa, dall’altro pone sfide legislative non ancora affrontate a livello istituzionale.

Tesla, il suo Cybercab è ora in visione presso l’ufficio brevetti europeo

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Elon Musk, al di là di quanto se ne pensi dal punto di vista politico, non difetta certo di immaginazione. Tanto da lavorare alacremente per far sbarcare l’uomo su Marte e avviarne la colonizzazione con la sua azienda, SpaceX.

Tesla registra Cybercab in UE

Se per riuscirci ci sono da compiere ancora molti passi, sembra molto più concreta l’ipotesi relativa al lancio di taxi a guida autonoma, che nelle sue intenzioni dovrebbe avvenire a livello planetario. E proprio il robotaxi, come viene spesso indicato il progetto noto ufficialmente come Tesla Cybercab, ha appena compiuto un primo passo concreto in vista di un suo esordio sulle strade europee.

Il design del veicolo, infatti, è stato depositato presso l’ufficio europeo incaricato di registrare i brevetti. La domanda è stata depositata il 9 aprile scorso, sei giorni prima della pubblicazione dei disegni.

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E da quello che è possibile vedere, si tratta di un veicolo effettivamente molto diverso da quelli che conosciamo ad oggi. Se da un punto di vista dimensionale non segna una cesura vera e propria, considerato come sia leggermente più corto della Model 3, vantando una lunghezza pari a circa 4,40 metri, a dare vita ad uno step evolutivo è la mancanza di sterzo e pedali. Inoltre, il veicolo presenta lo spazio per due sole persone.

Sarà l’Olanda il teatro dell’esordio di Cybercab?

Com’è ormai noto a coloro che seguono le vicende di Tesla, nelle intenzioni di Elon Musk il Cybercab dovrebbe presto scorrazzare sulle strade della California. E, una volta fatte le prove generali presso lo Stato simbolo della West Coast allargare il suo raggio d’azione agli interi Stati Uniti.

Ma l’uomo più ricco del mondo, notoriamente, non lesina gli sofrzi per fare le cose in grande. E, di conseguenza, il robotaxi di Tesla dovrebbe infine esondare a livello globale, conquistando le strade di ogni parte del mondo.

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Un disegno che, naturalmente, riguarda anche l’Europa. E il deposito del design di Cybercab presso l’ufficio brevetti europeo è il primo passo in tal senso. Una mossa che avviene in pratica in contemporanea con quanto sta accadendo in Olanda, ove il locale Ministero delle Infrastrutture e delle Acque olandese sta portando avanti i lavori per dare vita ad a una legge in grado di rendere legale l’utilizzo della guida autonoma a partire dal 2027.

Tesla registra Cybercab in UE

Naturalmente, molti osservatori non hanno mancato di fare i conti, concludendo che proprio i Paesi Bassi potrebbero essere il primo mercato europeo a entrare nelle mire di Elon Musk. Naturalmente, la mossa ha per ora un solo reale significato, quello di proteggere la proprietà intellettuale del progetto.

Ora, quindi, Tesla si è messa nelle migliori condizioni possibili al fine di lavorare ai passi successivi, che dovrebbero sfociare nell’importazione o nella produzione del suo taxi a guida autonoma. Resta naturalmente da capire se i lavori in questione potranno procedere potendo contare su una legislazione ad hoc. Al momento, infatti, non ci sono notizie al riguardo, se si fa eccezione per l’Olanda.

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