I dati relativi alle vendite sono assolutamente impietosi, per Tesla. Nel corso del primo trimestre dell’anno in corso, infatti, la casa guidata da Elon Musk ha dovuto rassegnarsi ad un calo nell’ordine del 13% rispetto ai volumi collezionati nello stesso segmento temporale del 2024. I 336.681 veicoli immatricolati non sono quindi stati sufficienti per consentire all’azienda californiana per resistere al ritmo impresso da BYD, perdendo la leadership a livello globale per quanto concerne le auto elettriche. In questo quadro, però, spicca in maniera sorprendente il dato relativo all’Italia. Andiamo a vedere cosa sta accadendo nel mercato tricolore e quel è la sorpresa che lo caratterizza.
Tesla, a marzo mette a segno in Italia un clamoroso +51%
Se i primi tre mesi del 2025 sono stati a dir poco non buoni per Tesla, il mercato italiano ha invece premiato in maniera sorprendente la casa automobilistica statunitense. In particolare, lo ha fatto nel passato mese di marzo, quando sono stati 2.214 i veicoli venduti dall’azienda di Elon Musk. Un dato che risalta soprattutto se raffrontato a quello di un anno prima, dando luogo ad una crescita pari al 51% lungo il Belpaese.

In attesa dei dati reali provenienti dalla Cina, ove sembra che Tesla stia rafforzando la sua presenza, proprio il dato italiano sembra segnare una controtendenza di non poco conto. Se è vero che nel trimestre in oggetto l’azienda californiana ha comunque lasciato un 6,7%, si tratta comunque di un dato tale da offrirle un barlume di speranza.
Anche perché va a mixarsi con quello proveniente dalla Spagna, ove l’incremento del mese di marzo è stato pari al 34%. Considerato quanto sta accadendo soprattutto in Danimarca, uno dei Paesi che stanno guidando la transizione verso la mobilità green, ove Tesla ha lasciato il 65,6%, attestandosi alla miseria di 593 immatricolazioni, si tratta di un segnale che il suo management guarderà sicuramente con attenzione.
Consumatori italiani più maturi?
Per quanto concerne il mercato tricolore, nel corso del primo trimestre la vettura elettrica più venduta è risultata la Model 3. Seguita dalla Model Y, che ha messo a segno una crescita di rilievo nei primi tre mesi del 2025. A fronte del modesto 6,7% lasciato sul terreno lungo la penisola, Tesla ha invece avuto un decremento molto significativo se l’obiettivo si sposta sull’Europa.
Nel vecchio continente, infatti, le sue immatricolazioni sono diminuite nell’ordine del del 43%. E nel mese di marzo la caduta è stata del 47%, dando adito a non poche discussioni, alimentate soprattutto dall’attivismo politico di un Elon Musk che sembra non voler sentire ragioni sull’opportunità di impegnarsi in un settore di per sé divisivo.

Una discussione che ha toccato il suo apice soprattutto in Germania, ove in effetti i sondaggi danno la popolarità di Tesla in picchiata. Una tendenza segnalata soprattutto da T-Online, la cui indagine basata su 100mila opinioni, ha visto appena il 3% rispondere positivamente all’ipotesi di acquistarne una. Un dato simile a quello di un altro sondaggio, effettuato però un decennio prima, quando Tesla era praticamente all’inizio della sua parabola.
In Italia, però, la situazione sembra al momento abbastanza differente. Gli EV californiani si vendono, segno evidente che i consumatori italiani badano al sodo, premiando l’indubbia qualità dei veicoli prodotti da Tesla. Naturalmente occorrerà anche attendere ulteriori dati, quelli dei prossimi mesi, per capire meglio. E, soprattutto, vedere quali saranno le scelte commerciali dell’azienda.
Sotto tale ottica molti osservatori si attendono un beneficio dai miglioramenti tecnologici e stilistici apportati alla nuova Model Y. Inoltre ad aiutare l’azienda potrebbe essere il lancio di versioni a basso costo dello stesso veicolo, magari facendo ricorso alle linee di produzione che già sono attive in Cina. Non resta quindi che attendere delucidazioni dal mercato, per capire qualcosa di più.