Tesla, piovono gravi accuse: “alimentate dal diesel”

Piovono gravi accuse all’indirizzo di Tesla, che metterebbero in seria discussione l’impegno ecosostenibile del marchio.
Tesla Supercharger Tesla Supercharger

E se Tesla fosse come tutte le altre? Sulla Casa texana cala la scure a causa del sistema di alimentazione. Quello stesso sistema che, stando a quanto ci hanno raccontato fin qui, era a zero emissioni. Le fortune di Elon Musk e soci si sono costruite fin qui, perciò il materiale portato alla luce dal giornalista Edward Niedermeyer è materiale che scotta. Andiamo, comunque, in ordine, altrimenti sussiste il concreto rischio di perdersi qualche tassello fondamentale nella ricostruzione della panoramica generale.

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Tesla: un’indagine che scotta

Tesla Model 3 2024

Il pomo della discordia è l’Harris Ranch Tesla Supercharger. La più stazione al mondo, con i suoi 98 stalli. Che l’hanno resa un mito agli occhi degli appassionati. Tra le pioniere del progetto ev, ha aumentato la propria fama nel corso degli anni, resta da scoprire se lo sarà ancora, dopo il clamoroso retroscena venuto a galla. Sulla base degli elementi raccolti da Niedermeyer, le colonnine sarebbero, infatti, alimentate, in via parziale, da un generatore diesel. Nascosto nelle vicinanze l’unità permetterebbe di assolvere alla grossa richiesta. Peccato che, se l’accusa mossa a riguardo dell’azienda fosse vera, cadrebbe l’impalcatura alla base del business aziendale.

Le zero emissioni decantate da Elon Musk in innumerevoli occasioni non sarebbero effettive. Sebbene serviranno ulteriori conferme, l’autorevolezza della fonte, avente all’attivo collaborazioni pubblicazioni sul Wall Street Journal e sul New York Post, almeno un sopracciglio lo fanno alzare. E la questione si protrae mica da oggi, bensì dal lontano 2015. Le successive manovre della compagnia sono state quantomeno curiose, giacché soltanto nel 2021 Tesla ha dichiarato di alimentare ciascuno dei Supercharger al 100 per cento con energia rinnovabile. E nei sei anni trascorsi tra lo scoop e il chiarimento?

Elon Musk

Un evidente vuoto temporale contribuisce a nutrire sospetti. E di certo non aiuta a stare sereni nemmeno il “no comment” dietro cui si barrica l’azienda stessa. Su precisa richiesta di chiarimenti a riguardo della situazione attuale di Harris Ranch, i portavoce ufficiali hanno preferito far finta di nulla. Nessuna risposta, né ufficiale né non ufficiale. Niente di niente. L’unico a intervenire è stato Ben Perlman di Tezlab, una società avente il compito di monitorare la provenienza dell’energia alimentante i Supercharger.

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L’intera energia – ha commentato – viene creata e impiegata all’istanta dalla miscela di fonti connesse alla rete. L’energia è la stessa adottata dappertutto nella copertura del network di Cal ISO. Che per chi lo ignorasse (i più) costituisce l’ente non profit supervisore della distribuzione di energia elettrica nello Stato della California. E proprio Cal ISO ha confermato la tesi di Perlman, seppur sostenga di non riuscire ad accertare l’uso del gasolio presso le singole unità.

L’affondo di Niedermeyer è parecchio duro nei confronti della Tesla. A suo avviso, una delle vere tragedie sta nelle persone mosse da buoni principi convinte di rapportarsi con un’azienda virtuosa. Quando – prosegue – l’unico vero obiettivo è di generare ricchezza estrema con ogni mezzo necessario. A suffragio della tesi, il giornalista indica “le documentate e palesi violazioni” commesse dal colosso della mobilità in fatto di leggi ambientali.

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