Forbici in mano a Tavares, che vuole tagliare in vari reparti di Stellantis. Stando a Bloomberg, l’amministratore delegato del Gruppo mira a una profonda riorganizzazione, in risposta al profit warning. E alla trimestrale brutta. Il top manager portoghese potrebbe presentare la sua proposta al consiglio di amministrazione in programma nei prossimi giorni negli Stati Uniti, proprio lì dove Jeep non è più la gallina dalle uova d’oro. Le sforbiciate riguarderanno vari dipartimenti, ma anche i manager dei marchi.
Il rimpasto potrebbe coinvolgere vari dipartimenti e dirigenti dei marchi: il piano di riorganizzazione riceverà il sostegno degli amministratori ad Auburn Hills, vicino a Detroit? Non si sa. L’incontro era stato pianificato prima della rivelazione che il consiglio (presieduto da John Elkann) avesse iniziato a cercare un successore di Tavares. Il cui contratto scade all’inizio del 2026. Rammentiamo che Elkann è anche ceo di Exor, maggiore azionista di Stellantis con il 14,3%.
Operazione di rilancio
Il consiglio di amministrazione di Stellantis dovrebbe parlare pure degli sforzi per rilanciare il Gruppo negli Stati Uniti: qui, vendite in calo, scorte elevate e molte uscite fra i manager. La deludente performance sul mercato americano mette sotto pressione Tavares. Il cda potrebbe parlare proprio della successione, anche se non ci sono piani per un immediato cambio di leadership e lo stesso dirigente sarà incluso nel processo di ricerca. Il contratto di uno dei maggiori artefici della fusione fra FCA e PSA, scade nel 2026. Proprio quell’unione che Marchionne non voleva: “Mai coi francesi”, riferendosi a Peugeot in questo caso.
In visita allo stabilimento di Sochaux, in Francia, la scorsa settimana, Tavares ha messo in chiaro tre concetti: si atterrà al suo mandato fino alla fine; c’è tempo per rilanciare il Gruppo; le attuali difficoltà sul mercato non mettono in nessun modo in discussione la sua strategia.
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Audizione in Italia
Dopodiché, il capo della multinazionale sarà in Italia per un’audizione in Parlamento l’11 ottobre 2024: obiettivo, spiegare cosa accade nel nostro Paese, con la produzione ai minimi termini. Non è che Tavares possa svelare chissà cosa: dirà quel che è risaputo. Ossia che la domanda elettrica è bassa e che il mercato Ue è in crisi.
Zero risposte
C’è lo sciopero il 18 ottobre 2024 da parte degli operai Stellantis. Le segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno chiesto a Tavares di spostare alla settimana successiva l’incontro previsto per l’11, lo stesso giorno in cui ci sarà l’audizione alla Camera. Per adesso, nessuna risposta.