Tavares: i dazi auto elettriche cinesi fanno chiudere più velocemente le fabbriche in Europa

Ippolito Visconti Autore News Auto
Le tasse accelereranno le chiusure degli stabilimenti in Europa, afferma Tavares.
Tavares

Ad Stellantis Tavares categorico: i dazi auto elettriche cinesi fanno chiudere più velocemente le fabbriche in Europa. Perché perché spingeranno i produttori cinesi a costruire strutture in Europa, esacerbando i problemi di sovraccapacità. I dazi sono un “buono strumento di comunicazione” ma hanno effetti collaterali, ha affermato il manager durante il salone dell’auto di Parigi del 14 ottobre, riferisce Automotive News. 

All’inizio di questo mese, i Paesi Ue hanno sostenuto di stretta misura i dazi all’importazione sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese fino al 45 percento, volti a contrastare quelli che la Commissione europea definisce sussidi ingiusti da Pechino alle case automobilistiche cinesi. Opinione di Bruxelles. Il Dragone nega la concorrenza sleale e ha minacciato contromisure. Parlando ai media italiani al salone di Parigi, Tavares ha menzionato il caso del gigante cinese dei veicoli elettrici BYD, che sta costruendo il suo primo stabilimento di assemblaggio europeo in Ungheria. “Le Case automobilistiche cinesi non andranno in Germania, Francia o Italia per costruire le loro auto, perché lì avrebbero degli svantaggi in termini di costi, a partire dai costi energetici”, ha affermato.

Quali dazi

Le nuove tariffe UE sui veicoli elettrici costruiti in Cina vanno dal 7,8 percento per Tesla, che è basso perché l’azienda riceve pochi sussidi dal governo cinese, fino al 35,3 percento per case automobilistiche come SAIC, proprietaria di MG, che non hanno collaborato con l’indagine anti-sovvenzioni

Assalto di BYD

BYD prevede di produrre componenti in Europa e assemblare pacchi batteria nei suoi stabilimenti europei in Ungheria e Turchia, importando solo la cella della batteria dalla Cina, ha affermato Li al salone di Parigi. Il colosso orientale sta ancora decidendo se trasferire il costo delle tariffe – il 17 percento per BYD in aggiunta a una tariffa esistente del 10 percento – sui consumatori o assorbire il colpo, ha affermato Li, aggiungendo che non si aspettava che BYD potesse vendere auto in Europa a meno di 30.000 euro. “I politici dovrebbero stare alla larga dalle tariffe, che aggiungono ulteriori costi alla produzione automobilistica e confondono l’industria automobilistica”.

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Parola a Leapmotor

Sempre a Parigi, Tianshu Xin, CEO di Leapmotor, controllata da Stellantis, ha affermato che le tariffe UE potrebbero avere un impatto sui modelli che l’azienda produce in Europa negli stabilimenti Stellantis, ma che è troppo presto per dire quali. Quando gli è stato chiesto se l’azienda avrebbe trasferito i costi delle tariffe ai consumatori, Xin ha affermato che le decisioni non erano ancora state prese, ma che l’azienda era in grado di assorbire alcuni costi perché il 60 percento dello sviluppo dei suoi veicoli viene svolto internamente.

Ma Leapmotor quanto vende, quanto è forte?

Vendite 2023 sul mercato cinese di Leapmotor 144.000 auto (0,5% del mercato). Da quando esiste, ossia dal 2019, ha immatricolato 400.000 vetture. Se fosse una Casa italiana, con quei numeri ci sarebbe da fare baldoria. È una Casa cinese: quei numeri sono piuttosto bassi.

Italia, che guaio

I governi europei, tra cui l’Italia, stanno cercando di attrarre le Case automobilistiche asiatiche mentre le aziende intensificano la loro presenza commerciale nella regione. Produrre auto in Europa consentirebbe loro, a determinate condizioni, di evitare i dazi sui veicoli elettrici introdotti dall’Unione europea. Ma nessuno ci vuole: troppa burocrazia, troppe tasse, facciamo paura. 

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