Ipotesi maliziosa del Fatto Quotidiano: Tavares promette ai sindacati per pressare il governo Meloni e ottenere i soldi pubblici a favore di Stellantis. Il top manager portoghese promette di riportare la Fiat 500 ibrida a Mirafiori e assemblare la Jeep Compass a Melfi. In futuro. Nulla che abbia un orizzonte vicino, dice il Fatto. Davanti ai segretari nazionali di Fiom, Uilm, Fim e delle altre sigle dei metalmeccanici e dei quadri, Tavares ha puntato su un aspetto chiave: il governo Meloni dovrebbe rendere stabili gli incentivi per l’elettrico dando una prospettiva pluriennale all’ecobonus. Incentivo di quanti soldi? Fino a quasi 14 mila euro a vettura: il massimo per l’elettrico con Isee under 30 mila.
Auto elettrica: colonnine e prezzo dell’energia strategici per Stellantis
Tra i desiderata di Tavares, un abbattimento del prezzo dell’energia del 20-25%, sostiene il Fatto. E la messa a terra di una capillare infrastruttura di colonnine di ricarica. Così il dirigente lusitano avrebbe cercato una sorta di alleanza con i sindacati per spingere il governo a sostenere il settore, cioè sostanzialmente se stessa e a cascata tutto l’indotto, questa l’idea del Fatto. Qui il riferimento esplicito: “Dare con la mano destra, prendere con la sinistra e praticamente tenersele libere entrambe”. “Un gioco di sponda con i sindacati per spingere il governo a sganciare un’altra valanga di soldi pubblici”, sostiene il Fatto.
Quale la reazione dei sindacati?
“Non ci sono garanzie su occupazione e rigenerazione con nuove assunzioni, su ricerca e sviluppo, progettazione e produzione”, ha detto il segretario generale della Fiom Michele De Palma. Per la Uilm guidata da Rocco Palombella, c’è la totale assenza di svolte su questioni irrisolte, come il rilancio del marchio Maserati e dello stabilimento di Modena. Vedremo se ci sarà la proclamazione di un sciopero nazionale dell’automotive il 12 giugno 2024, replicando quello a Torino aprile).
Un milione a babbo morto: LaVerità critica Tavares
Pesante critica anche de LaVerità a Tavares: promette un milione di auto prodotte in Italia a babbo morto, evidenzia il quotidiano. Come dire che bisognerebbe avere un cronoprogramma preciso e dettagliato, e non un numero così lontano nel tempo.